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mercoledì 2 luglio 2014

Danza sulla mia tomba - Aidan Chambers

Danza sulla mia tomba - Aidan Chambers
Pagine: 327
Edizione: BUR
Titolo originale: Dance on my grave


TRAMA                  
Strano hobby,  la Morte, per un ragazzo di sedici anni come Henry. Strana convinzione, quella che l'amicizia sia una scatola di fagioli magici. Poi ci sono le sue ginocchia troppo basse, la scuola, un padre poco democratico, una madre troppo fragile. E all'improvviso arriva Barry, una barca a vela gialla al posto del classico cavallo bianco e una voglia trascinante di gustarsi la vita in ogni istante.


RECENSIONE                    
Al festival Mare di Libri di Rimini ho avuto il piacere di assistere ad un lungo evento con Aidan Chambers che parlava dei suoi libri e Danza sulla mia tomba ha catturato molto il mio interesse, perchè è ispirato da un fatto realmente accaduto che l'autore, in seguito, ha arricchito con un'invenzione di particolari.
Mentre Muoio dalla voglia di conoscerti è abbastanza omogeneo, pieno di dialogo che mantiene quasi sempre lo stesso registro e lo stesso stile, probabilmente a rappresentare la pacatezza e la stabilità del vecchio scrittore che narra, in questo libro è rappresentata tutta la turbolenza dell'adolescente, la testa piena di pensieri difficili da mettere su carta. Il narratore, infatti, è Henry che, per spiegare alla sua assistente sociale il motivo che lo ha spinto a profanare una tomba, scrive un lungo trattato sulla sua vita da quando Barry ne è entrato a far parte. Pur trattandosi di un flashback scaturito dalla morte dell'amico, il ragazzo racconta con una minuzia di dettagli precisa e definita; riporta dialoghi, emozioni, espressioni del volto , tutto ciò che gli è rimasto attaccato alla pelle e al cuore e molto spesso lo stile e il modo di riferire le cose varia: racconta di sè stesso in terza persona come fosse uno spettatore esterno in una sala di cinema, perchè ciò che gli è accaduto è così irreale che non riesce a crederci; riporta spezzoni del suo diario, per rendere più vividi i suoi sentimenti.
Il racconto di Henry è inframmezzato dagli appunti dell'assistente sociale per fare il rapporto che lo riguarda, che le servirà in tribunale per giustificare le sue azioni e decidere una punizione adeguata.
Pur essendo l'assistente sociale un personaggio pressochè irrilevante, un pretesto per raccontare, ho trovato il suo punto di vista utile perchè in questo modo si ha una visione completa sul protagonista, sia interna che esterna.
Per quanto riguarda i personaggi, anche qui come in Muoio dalla voglia di conoscerti le vicende ruotano attorno a tre personaggi principali, che vanno a formare una specie di triangolo amoroso.
 Henry rappresenta il classico adolescente alla ricerca di sè stesso, che non sa cosa fare del suo futuro, indeciso tra il proseguire la scuola o trovarsi un lavoro. E' pigro, sbadato, un po' fifone e indeciso ed è per questo che Barry sconvolge la sua vita come un tornado.
Barry diventa per Henry un amico e un amante, una guida, seppur sbagliata, un'ancora a cui aggrapparsi. E' sicuramente un personaggio molto da fiction, il salvatore che arriva su una barca a vela gialla, una persona che difficilmente potremmo incontrare nella nostra vita di tutti i giorni. E forse è meglio così, perchè non è esattamente l'amico o il fidanzato che tutti vorrebbero: è arrogante, insistente, abbastanza pieno di sè da non considerare l'opinione altrui; ma nonostante ciò è circondato da una forza magnetica, sa come usare le situazioni a suo favore e quando dire la cosa giusta per far sì che tutti abbocchino al suo amo.
Infine, c'è Kari. E' l'unica ragazza adolescente del romanzo e ha un ruolo abbastanza ambiguo, perchè distrugge e aiuta i rapporti dei due ragazzi. A volte non si capisce da che parte stia e sotto la maschera di timidezza con cui si presenta, si nasconde una calcolatrice, forte ragazza, anche un po' prepotente e, da quel che si lascia intendere, di facili costumi.
Gli eventi che si scatenano attorno ai tre ragazzi fanno sì che il lettore non si annoi mai. Mi hanno ricordato un romanzo di John Green, in certi punti, perchè sono talmente movimentati da sembrare quasi surreali, ma nonostante questo, l'autore riesce a farci credere che possano essere credibili.
Due temi che ho apprezzato molto all'interno della storia sono stati quello della morte e dell'omosessualità. Quest'ultimo non si può nemmeno definire un tema del libro, perchè non viene trattato, come succede solitamente nelle storie, ma fa semplicemente da cornice. A volte, gli autori ci si concentrano molto, magari aggiungendo episodi di discriminazione, analizzando gli approcci della gente davanti a questo amore che viene ingiustamente considerato "innaturale". Ho apprezzato, invece, come Chambers non si soffermi nemmeno a parlarne come di un problema, semplicemente descrive la relazione tra i due giovani.
Il tema dell morte, invece, mi incuriosisce sempre molto nei libri per adolescenti e mi è piaciuto il modo in cui lo scrittore lo rende qualcosa di estremamente presente, naturale, a far contrasto con l'esplosione di vita tipica dei diciassette anni.
Una lettura veloce, piacevole, scorrevole, ma non scontata e superficiale. Trovo che sia stata compiuta, un'altra volta, una perfetta analisi del mondo adolescente e mi ha invogliato a leggere altro dello scrittore.


VOTO: 8,5

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