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giovedì 29 maggio 2014

Veronika decide di morire - Paulo Coelho

Veronika decide di morire - Paulo Coelho
Pagine: 186
Edizione: Bompiani
Titolo originale: Veronika decide morrer


TRAMA
Veronika, pur avendo una vita normale, non è felice. Ecco perchè decide di morire, ingerendo una dose eccessiva di sonniferi. Ma il tentativo fallisce, e Veronika viene internata in una clinica psichiatrica dove il suo cuore ammalato conosce una realtà di cui non sospettava l'esistenza. 
Il romanzo si ispira a un drammatico episodio della vita dello scrittore quando, nel 1965, a diciotto anni, venne ricoverato in una clinica psichiatrica.


RECENSIONE
"Aveva sprecato la parte migliore delle sue energie, tentando di essere all'altezza dell'immagine di sè che si era creata nella mente."
Quando mi sono imbattuta in questa frase non ho potuto fare a meno di rivedermici e, naturalmente, ho voluto leggere il libro da cui è tratta.
Innanzitutto, si è rivelato totalmente diverso da come me lo immaginavo e le mie aspettative sono state in parte deluse.
L'inizio è abbastanza noioso, perchè la scena si apre con la dose mortale di sonniferi ingeriti da Veronika e perciò viene percorso tutto il periodo di tempo da aspettare prima che essi facciano effetto.
La scelta della ragazza su come utilizzare i suoi ultimi attimi di vita è abbastanza banale: non fare assolutamente nulla. Apre un giornale, sfogliandolo svogliatamente, e anche su questo punto un piccolo dettaglio mi ha infastidito perchè Coelho si è citato come autore dell'ultimo articolo che Veronika legge prima di morire, che mi è sembrata una scelta un po' esibizionista. 
Anche dopo che gli occhi della protagonista si sono chiusi e prima che si riaprano nell'ospedale psichiatrico, c'è un'intrusione nella storia. Un brevissimo capitolo è dedicato a un appuntamento tra l'autore e una donna che parlano del suicidio, inciso che mi è sembrato poco rilevante e un po' fuori luogo.
Poi, la scena si sposta definitivamente a Villette. L'ambientazione è un punto a favore della lettura, perchè non può essere altro che accattivante. 
Viene analizzata abbastanza bene la struttura dell'edificio e le regole in vigore e vengono nominate anche alcune tecniche di cura. Ma la cosa che ho trovato assolutamente interessante, è il comportamento dei pazienti, che mi ha aperto una finestra su un punto di vista sul quale non avevo mai riflettuto precedentemente: non avevo mai immaginato un ospedale psichiatrico come un posto in cui è piacevole vivere, ma può essere anche così. Vige la libertà, cosa che nel mondo normale non esiste; si è oppressi dalla paura del giudizio degli altri. In un luogo del genere, invece, puoi comportarti in modo strampalato, fuori dal normale, puoi dire la tua opinione e nessuno ti giudicherà pazzo, perchè già lo sei.
Le persone sullo sfondo della storia sono molte, ma quelle che vengono messe in risalto sono coloro che creano legami con la protagonista. E sono pochi, perchè dopo il tentato suicidio, il cuore di Veronika non funziona come prima e le rimangono solo pochi giorni. Nessuno si azzarda ad avvicinarla, rischiando di affezionarsi a qualcosa che poco dopo sarebbe scomparsa, tranne tre audaci pazienti e il dottor Igor.
Ho trovato interessanti i racconti riguardanti il passato dei tre, per farci capire il motivo per cui si trovano lì e da cosa è stato causato. Conoscere gli avvenimenti antecedenti serve per caratterizzare meglio i personaggi nel presente che, quindi, non restano scontati, bensì ben definiti. Mi sarebbe piaciuto però un maggior approfondimento sulla vita della protagonista stessa, soprattutto sui suoi stati d'animo, sulle cause irrimediabili che l'hanno spinta ad un gesto così decisivo, perchè quelle che vengono date mi sono sembrate un po' troppo generiche. 
Nonostante l'inizio mi avesse lasciata scettica, il finale permette al libro di riscattarsi.
E' inaspettato, abbastanza profondo e penso che possa offrire un tema di riflessione molto importante: l'apprezzamento della vita solo attraverso la conoscenza della morte. 
E' vero che ci viene voglia di vivere solo quando ci resta poco tempo?
Questo libro da una risposta evidentemente positiva e ne fa da messaggero. Altri personaggi, infatti, restano toccati dall'avvenimento di una così giovane donna che decide di uccidersi e si chiedono se sia giusto, che con così tanta vita davanti, abbia deciso di rinunciare. E' un insegnamento, quello che Veronika involontariamente fornisce ai pazienti, che l'autore vuole indirizzare ai suoi lettori.
E' un libro abbastanza anomalo e anche molto audace in certi punti, un po' carente di trama e poco dettagliato, ma con un buon messaggio di fondo.


VOTO: 6

mercoledì 21 maggio 2014

Invisible Monsters - Chuck Palahniuk

Invisible Monsters - Chuck Palahniuk
Pagine: 227
Edizione: Mondadori
Titolo originale: Invisible Monsters


TRAMA
Shannon McFarland, splendida top model, dalla vita ha avuto tutto quello che si può desiderare: l'amore, la carriera, un'amicizia sincera. La sua esistenza viene però sconvolta quando, mentre sta guidando la sua auto, una misteriosa fucilata la raggiunge al volto, lasciandola orrendamente sfigurata e incapace di parlare. E da affascinante centro di attrazione Shannon si ritrova ad essere un mostro invisibile, evitato da tutti, tradita dal fidanzato Manus e dall'amica del cuore, Evie. Ma tutto cambia quando in ospedale Shannon fa conoscenza con la Principessa Brandy Alexander, cui manca ancora solo un intervento chirurgico per diventare una vera donna. Brandy non solo la trascinerà in un viaggio delirante con il proposito di aiutarla a vendicarsi di Evie e di Manus, ma soprattutto le spiegherà come reinventare sè stessa. E le insegnerà che niente e nessuno è mai quello che sembra a prima vista...


RECENSIONE
Dopo settimane di studio intenso, posso finalmente rilassarmi parlandovi di uno dei libri più strani, ma anche più simbolici che io abbia mai letto.
Mi ero già imbattuta in Invisible Monsters due anni fa, ma ho sentito il bisogno di rileggerlo per convincermi di ciò con cui avevo avuto a che fare. E così è stato, perchè con una lettura più matura ho riconosciuto elementi e significati che vanno oltre il fantastico intreccio sulla superficie della storia.
Il romanzo si apre con una scena estremamente surreale e grossolana.
Ci troviamo ad un matrimonio e la sposa è sulle scale, con l'abito completamente bruciato e ridotto allo scheletro di fili di ferro che lo sosteneva. Regge un fucile in mano, c'è un corpo ferito a terra e la casa sta lentamente bruciando.
Chi non ha l'audacia nel sangue, probabilmente si fermerebbe alle prime due pagine chiedendosi che cosa sta leggendo e lamentandosi di quanto irreale sia tutto, ma se si prosegue, è inevitabile restare completamente ipnotizzati.
"Non vi aspettate che questa sia una di quelle storie che fanno: e poi, e poi, e poi." ; ci avvertono. La narrazione, infatti, non segue un ordine cronologico, ma lega ogni evento presente con il suo passato, scavando nelle radici e fornendo dettagli.
La protagonista, ci racconta in prima persona i flash della sua vita da quando ha perso tutto ciò che aveva di più caro: l'attenzione dei genitori, il fidanzato, la migliore amica e, soprattutto, la bellezza. Shannon era una modella, finchè un giorno un proiettile non la raggiunge al volto, sfigurandola. Da questo momento la sua vita diventa un turbine di avvenimenti strettamente concatenati l'uno con l'altro, in un intreccio di protagonisti di cui crediamo di sapere ogni cosa, ma in realtà non sappiamo niente. 
L'annullamento dell'identità è uno dei temi principali offerti da questa storia. La protagonista, per tutto il libro, non dice mai il suo nome. La conosciamoper la sua ex professione e per i veli che la nascondono, perchè "se non posso essere bella, allora sarò invisibile". Quando poi in ospedale conosce Brandy Alexander, buttandosi a capofitto in un viaggio estremamente distruttivo per chi gli sta intorno, la protagonista sarà più persone, avrà più nomi, senza essere nessuno, rimanendo sempre nell'ombra, come un mostro invisibile che osserva a distanza e pianifica la sua vendetta mentre visita case da affittare e ruba le medicine nei bagni. E' un viaggio senza meta, il cui unico scopo diventano le pastiglie di ormoni e il rischio di superare le frontiere sotto false identità.
Si evidenzia, inoltre, come nella società di oggi la bellezza, l'estetica e l'apparenza siano le uniche cose che contano. Oltre alla rilevante presenza di due modelle, tra cui la protagonista, questi "valori" sono personificati da Brandy Alexander, una drag queen, con un progetto di perfezione estrema da raggiungere. La sua bellezza formidabile è creata dalla finzione più totale, dimostrandoci intelligentemente e sarcasticamente su che fondamenta ci si basi al giorno d'oggi.
Il linguaggio è estremamente schietto e realistico, rasentando una volgarità sottile che da un tocco di stile formidabile alla narrazione.
Un libro completo di tutto ciò che si potrebbe volere: uno stile originale, una narrazione che non segue un filo preciso, ma procede seguendo un flusso di pensieri ed aumentando i ritmi, protagonisti indimenticabili e tanto stupore.
Il lettore non può non apprezzare la genialità dell'intreccio e l'abilità di svelare ogni cosa al momento giusto, di distruggerti i castelli di carte che ti eri creato per dimostrarti come stanno i fatti.
Ora capisco perchè Palahniuk è definito un genio del male e non vedo l'ora di leggere altri suoi libri.

VOTO: 9