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domenica 28 aprile 2013

Jane Eyre - Charlotte Bronte

Jane Eyre - Charlotte Bronte
Pagine: 508
Edizione: Crescere edizioni
Titolo originale: Jane Eyre


TRAMA
Dopo un'infanzia difficile, di povertà e privazioni, la giovane Jane trova la via del riscatto: si procura un lavoro come istruttrice presso la casa di un ricco gentiluomo, il signor Rochester. I due iniziano a conoscersi, si parlano, si confrontano e imparano a rispettarsi. Dal rispetto nasce l'amore e la possibilità per Jane di una vita serena. Ma proprio quando un futuro meraviglioso appare vicino, viene alla luce una terribile verità, quasi a dimostrare che Jane non può essere felice, non può avere amore, non può sfuggire al suo destino. Rochester sembra celare un tremendo segreto: una presenza minacciosa si aggira infatti nelle soffitte del suo tetro palazzo.


RECENSIONE
Non vedevo l'ora di iniziare questo libro, perchè tutti lo hanno sempre definito molto diverso dagli altri classici ed ero curiosa di scoprire il motivo per cui venisse descritto in questo modo.
La diversità si coglie fin dal principio nella narrazione: Jane racconta in prima persona e, a volte, parla direttamente al lettore dando spiegazioni o introducendo discorsi. La scrittura è attuale anche se, ovviamente, di livello elevato, ed è scorrevole e coinvolgente.
Inoltre, il fatto che Jane parli in prima persona rende più facile l'identificazione in lei: è una ragazza abbastanza comune in cui ogni adolescente può facilmente immedesimarsi;
mi ha colpito soprattutto la sua scarsa autostima, sembra non accorgersi del suo coraggio e della sua forza d'animo, ma solo della mancata bellezza e modesta situazione economica. 
C'è anche però un punto a sfavore del fatto che sia lei a raccontare. In questo modo, infatti, noi abbiamo un'idea ben precisa di quali siano le sue emozioni, poichè vengono calcate molto. In alcuni passaggi del libro queste marcature sugli stati d'animo possono risultare addirittura pesanti e bloccano la storia per interi paragrafi, intralciando l'andamento scorrevole della lettura.
Un elemento quasi sempre presente nei classici è la componente amorosa, che ovviamente ritroviamo anche qui. La parte del libro in cui si parla della nascita dell'amore fra Jane e Rochester è quella, a mio parere, più interessante: l'autrice scrive in maniera viva e palpitante e trasporta il lettore nei tormenti e nelle passioni.
I due formano una coppia veramente particolare: sembrano sentirsi a proprio agio con l'altro fin da subito, anche solo restando seduti in silenzio l'uno di fianco all'altra; allo stesso tempo sembrano provare un certo sconforto nello stare vicini, perchè sanno che è sbagliato, essendo il signor Rochester ormai adulto e Jane solo diciottenne. 
I dialoghi fra i due sono strani come loro; talvolta sono addirittura difficili da comprendere, poichè sono entrambi estremamente intelligenti, ma anche contorti.
All'amore si amalgama poi una componente di mistero che rende la lettura ancora più coinvolgente; mentre l'ultima parte del libro è molto piatta e lenta, l'ho trovata abbastanza pesante e facevo un po' fatica a proseguire.
Nell'insieme è un classico fuori dal comune, che mi ha trascinato in atmosfere quasi gotiche e che, nonostante in alcuni punti sia risultato un po' pesante, sono contenta di aver letto.


VOTO: 8

venerdì 26 aprile 2013

L'ordine delle sette spade - Grace White Flower

L'ordine delle sette spade - Grace White Flowers
Pagine: 225
Edizione: La mela avvelenata


TRAMA
Due gemelle detengono l'equilibrio fra le forze del bene e del male.
Aura, luce positiva del romanzo, è l'Eletta dell'Ordine delle Sette Spade, colei che nei secoli ha cercato i guerrieri fra le creature immortali. La sua squadra è composta da un vampiro, un licantropo, una drow, una naga, un ghoul e un uomo drago. Esseri che hanno scelto di cambiare, schierandosi dalla parte del bene.
Iluna è la vena oscura della storia. Principessa dei demoni, divenuta vampira secoli or sono. La sua dimora è l'Inferno. La sua vena magnetica ha intrappolato i cuori dei sette principi demoni, padroni di creature mitologiche potenti e devastanti. E' l'unica delle due sorelle a sapere dell'esistenza dell'altra e la sua missione è distruggere Aura per dominare il mondo.


RECENSIONE
Questo romanzo mi aveva incuriosito fin dal primo momento. Di solito leggo molto volentieri il genere dark fantasy, mi trovo a mio agio fra angeli caduti, licantropi e streghe; ma del paranormal avevo letto molto poco, se non nulla, quando mi sono imbattuta in questo. 
Ho scoperto, quindi, un genere del tutto nuovo per me e che mi ha affascinato moltissimo, tanto che ho fatto ricerche sulle creature nominate nel testo di cui non ero a conoscenza, come per esempio il ghoul, la naga o la drow. 
Xian, l'uomo drago
Sono appunto queste creature a formare la fitta rete di personaggi che caratterizza la storia. Essi sono tutte creature appartenenti al mondo oscuro, fatta eccezione dei componenti dell'Ordine, "costituiti" alla parte del bene.
Iani, il vampiro
Ognuno ha un passato travagliato che, inizialmente, non ci viene rivelato. Proseguendo tutto si chiarisce. Ho apprezzato che ciò non sia stato fatto tutto in una volta, ma seguendo un ritmo ben scandito: veniamo a conoscenza dei fatti man mano che riaffiorano i ricordi di Aura, e con essi ci vengono raccontate anche le storie degli altri membri.
In questo modo, il lettore è spinto a proseguire e affamato di dettagli, si crea una specie di dipendenza e non si riesce più a lasciare le pagine.
Ciò è incentivato dall'imminente battaglia tra Bene e Male.
Frederick, il licantropo
Queste due fazioni opposte sono descritte con molta accuratezza ed è lampante la differenza fra esse. Nelle schiere del Male domina la lussuria, tutti i demoni dell'esercito sono creature ripugnanti e rivali tra loro; mentre viene molto calcata l'amicizia e il rapporto, forte e indissolubile negli anni, presente nell'Ordine delle sette spade. Con molta destrezza, al fantasy si unisce anche il romance: infatti, dalla normale amicizia scoppia l'amore passionale tra Iani e Aura e un amore dolce e delicato fra Frederick e Lillemoor. Questi ultimi sono le due creature che mi sono piaciute di più. Sono quelle con il passato più brutale e allo stesso tempo affascinante e sono uno l'opposto dell'altro: Frederick è molto ironico e divertente, oltre ad essere un enorme e possente lupo mannaro, mentre Lillemoor è un po' distaccata, contraria a manifestare i suoi sentimenti e me la sono immaginata aggraziata e femminile.
Avvicinandomi al finale, ero terrorizzata all'idea di un lieto fine che mi avrebbe lasciato un po' l'amaro in bocca, perciò sono rimasta molto sorpresa ed entusiasta quando mi sono ritrovata un finale aperto che lascia tutto in gioco.
Insomma, questo libro mi ha aperto gli occhi su un nuovo genere ed è stato un'ottima compagnia nelle notte insonni. Adesso aspetto solo un seguito!


VOTO: 8

venerdì 19 aprile 2013

Non ti muovere - Margaret Mazzantini

Non ti muovere - Margaret Mazzantini
Pagine: 295
Edizione: Mondadori


TRAMA
Una giornata di pioggia, uno stop non rispettato, una ragazza di quindici anni che frena, scivola e cade dal motorino. Una corsa in ambulanza verso l'ospedale. Lo stesso in cui il padre lavora come chirurgo. Immobile nella sua casacca verde, mentre un collega opera sua figlia, Timoteo rimane in attesa. E, nel terrore dell'evento estremo, racconta, getta la sua maschera di fermezza e cinismo, di padre e marito modello, per svelare un'immagine di sè straniata e violenta. Parla a sua figlia Angela, parla a se stesso nel silenzio che lo circonda. Rivela alla figlia un segreto doloroso, una sua storia d'amore squallida eppure potente e viscerale con una donna derelitta. Nella speranza di poter barattare le parole con il silenzio del coma, la morte con la vita.


RECENSIONE
Finalmente, dopo un bel po' di tempo in cui lo avevo lasciato nel "dimenticatoio", ho riletto questo libro per la quarta volta. E' il primo romanzo della Mazzantini in cui mi sono imbattuta e inizialmente non mi era piaciuto molto, avendolo letto con un po' di superficialità, mentre le volte successive mi aveva colpito. 
Ormai dovrei saperlo a memoria, ma in realtà ho ritrovato alcuni dettagli che mi erano sfuggiti, o mi ero dimenticata, e che mi hanno permesso di apprezzare maggiormente questo libro.
Per esempio, non ricordavo quanto fossero calcati gli aspetti della maternità e la dipendenza di Timoteo dal suo amore segreto. Quello che prova per la donna è un'amore carnale, vorace, un'attaccamento quasi esagerato. 
Ad un pubblico giovane questo potrebbe risultare difficile da comprendere, mentre con la scrittura dell'autrice ci si immedesima e ci si lascia trasportare con facilità.
Per quanto riguarda appunto la scrittura, nel libro vi si nota un radicale mutamento. 
Nella parte iniziale è schietta, cruda, quasi graffiante e violenta, così come le vicende che vengono raccontate; poi avviene una svolta nella storia, nasce l'amore e con esso sboccia anche lo stile, che torna ad essere quello classico della Mazzantini, quello a cui ero abituata: pieno di immagini poetiche, metafore ma allo stesso tempo realistico.
Quella che ci viene raccontata però non è un'unica storia.
Timoteo parla direttamente alla figlia in coma, come fosse in un confessionale, e quindi oltre ai flashback di questo amore passato, viviamo la situazione presente e leggiamo anche i pensieri dell'uomo o le sue considerazioni sulla moglie, sulle persone che lo circondano ora o che lo circondavano.
Questo, oltre che aumentare il coinvolgimento, aumenta anche la "suspense", se così si può chiamare. Il lettore infatti continua a leggere per sapere cosa succederà alla figlia di Timoteo, quale sarà il suo destino dopo l'incidente.
Nonostante avessi già affrontato questa lettura parecchie volte, mi ha sorpreso ed emozionato di nuovo e l'ho vissuta a pieno. Ho notato, infatti, una particolarità presente sia in questo libro che in "Venuto al mondo": le storie le vivi fino in fondo. La scrittrice è capace di prenderti così tanto che, quando ti stacchi, ti senti spaesato e ti serve un po' di tempo per ambientarti di nuovo nella realtà.
In conclusione, questa è una storia che ho sempre trovato abbastanza fuori dal comune e che non mi son per nulla pentita di aver riletto.


VOTO: 9

domenica 14 aprile 2013

Venuto al mondo - Margaret Mazzantini

Venuto al mondo - Margaret Mazzantini
Pagine: 529
Edizione: Mondadori


TRAMA
Una mattina Gemma lascia a terra la sua vita ordinaria e sale su un aereo, trascinandosi dietro un figlio, Pietro, un ragazzo di sedici anni. Destinazione Sarajevo, città-confine tra Occidente e Oriente, ferita da un passato ancora vicino. Ad attenderla all'aeroporto, Gojko, poeta bosniaco, amico fratello, amore mancato, che ai tempi festosi delle Olimpiadi invernali nel 1984 traghettò Gemma verso l'amore della sua vita, Diego, il fotografo di pozzanghere. Il romanzo racconta la storia di questo amore, una storia di ragazzi farneticanti che si rincontrano oggi, giovani sprovveduti, invecchiati in un dopoguerra recente. Una storia d'amore appassionata, imperfetta come gli amori veri. Ma anche la storia di una maternità cercata, negata, risarcita. Il cammino misterioso di una nascita che fa piazza pulita della scienza, della biologia, e si addentra nella placenta preistorica di una Guerra che mentre uccide procrea.


RECENSIONE
Della Mazzantini ho letto due romanzi di cui uno, Non ti muovere, tre volte (che oltretutto sto rileggendo di nuovo). E' sempre riuscita ad emozionarmi e quindi ero ansiosa di cominciare questo.
Il paesaggio che ci circonda è quello di Sarajevo, terra martoriata dalla guerra, di cui riviviamo i momenti attraverso gli occhi di Gemma che dal presente torna al passato con continui flashback. Questi sbalzi temporali non creano confusione, sono ben incastonati l'uno con l'altro e servono per notare ciò che è cambiato anche nell'animo della protagonista.  Mi è sembrata una donna "usata", rassegnata alla vita e infinitamente triste, oltre che ossessionata dai due temi che, essenzialmente, compongono la storia. Il primo è la maternità, un aspetto della vita che può esser dato per scontato, una cosa naturale, ma che in questo libro assume una natura differente. E' ricercata, acquisita e perduta ripetutamente; ci fa capire che è un dono enorme, nel momento in cui manca lacera e distrugge. Così come la guerra, e come l'amore malinconico e straziante tra Gemma e Diego, il secondo problema che affolla la mente della nostra compagna di viaggio a Sarajevo. Questo amore mi ha avvolto a tal punto che anche a me è sembrato di viverlo e di innamorarmi. Appena chiudevo il libro, avevo voglia di riaprirlo e di lasciarmi avvolgere di nuovo.
Questo coinvolgimento è aiutato anche dal modo di scrivere della Mazzantini. Amo veramente la sua scrittura; trovo che abbia un ché di poetico nella sua schiettezza, nelle sue frasi brevi con numerosi punti, pieni di metafore. Crea atmosfere suggestive e quasi magiche, nonostante sia allo stesso tempo terribilmente reale. 
Mi è rimasto impresso un passaggio in cui descrive una telefonata: Gemma nella cabina telefonica con la cornetta all'orecchio,  nel filo parte il proiettile che sorvola la città e passa sopra case, persone, laghi, fino ad arrivare a destinazione e ad una voce che dice "Pronto". Penso che riuscire ad emozionare descrivendo una telefonata sia notevole.
I capitoli sono lunghi ma composti da paragrafi brevi, che a mio parere agevolano la scioltezza nella lettura. Nonostante questo, è un romanzo molto intenso ed ogni tanto c'è bisogno di staccarsi, di fare una pausa e respirare un po'. E' come se ti risucchiasse; ti porta via l'anima e ti lascia un vuoto nella pancia. 
Grazie a questo libro sono venuta a conoscenza di particolari terribili di una guerra di cui non sapevo quasi nulla, e di conflitti interiori che le persone vivono anche durante i periodi di pace e della vita quotidiana.
Mi ha emozionato tantissimo.


VOTO: 9/10

lunedì 8 aprile 2013

Uno splendido disastro - Jamie McGuire

Uno splendido disastro - Jamie McGuire
Pagine: 334
Edizione: Garzanti
Titolo originale: Beautiful Disaster


TRAMA
Camicetta immacolata e coda di cavallo. Abby Abernathy sembra la classica ragazza timida e studiosa. Ma in realtà è una ragazza in fuga. In fuga dal suo passato, dalla sua famiglia, da un padre in cui ha smesso di credere. E ora, arrivata alla Eastern University per il primo anno di università, ha tutta l'intenzione di dimenticare la sua vecchia vita e ricominciare da capo. Travis Maddox di notte guida troppo veloce sulla sua moto, ha una compagna diversa per ogni festa e attacca briga con molta facilità. C'è una definizione per quelli come lui: Travis è il ragazzo sbagliato. 
Abby lo capisce subito, appena i suoi occhi incontrano quelli profondi di lui e sento uno strano nodo allo stomaco: Travis rappresenta tutto ciò da cui ha solennemente giurato di stare lontana. Lei no, non ci cadrà come tutte. Ma quando, a causa di una scommessa fatta per gioco, i due si ritrovano a dover condividere lo stesso tetto per trenta giorni, Travis dimostra un'inaspettata mistura di dolcezza e passionalità. Solo lui è in grado di leggere fino in fondo all'anima tormentata di Abby e capire cosa si nasconde dietro i suoi silenzi. Solo lui è in grado di dare una casa al cuore sempre in fuga della ragazza. Ma Abby ha troppa paura di affidargli la chiave per il suo ultimo e più profondo segreto...


RECENSIONE
Non so bene il motivo per cui questo romanzo mi attirasse tanto, di solito mi mantengo a distanza di sicurezza dai fenomeni editoriali, ma di questo libro mi erano piaciuti da subito il titolo e la copertina: gli occhioni della ragazza sono magnetici.
In ogni caso, ero decisa a non lasciarmi impressionare troppo, poichè la trama mi era sembrata molto comune e scontata: la classica storia d'amore tra la brava ragazza e il teppistello.
Leggendo la prima parte del libro, quasi pensavo di dovermi ricredere: la storia si fa abbastanza coinvolgente e i personaggi assumono un po' di personalità, soprattutto Travis. Rivela di essere un ragazzo intelligente e con buoni voti a scuola, e sa anche essere dolce e protettivo, in un modo che suscita tenerezza.
Peccato che, andando avanti, tutto questo venga portato all'eccesso.
A Travis viene una vera e propria ossessione compulsiva nei confronti di Abby. Chiunque la guardi o le si avvicini viene pestato a sangue; se lei è triste, lui pensa di esserne la ragione e si tormenta fino a che la ragazza non lo tranquillizza, la segue ovunque come uno stalker e obbedisce ad ogni suo ordine come un cagnolino. 
Se all'inizio pensavo fosse il fidanzato che ogni ragazza desidera avere, dal momento in cui si rivela davvero, mi è sembrato veramente un folle.
Abby, che in un primo momento avevo trovato interessante, diventa sciocca, immatura e incomprensibile. Questo avviene anche a causa del metodo di narrazione: la storia, infatti, è raccontata quasi interamente attraverso dialoghi. Il lettore non riesce ad intuire le emozioni e i pensieri della protagonista se non attraverso le conversazioni, e ciò sicuramente non aiuta a renderla più definita.
La situazione diventa poi impossibile da reggere quando si rivelano i sentimenti di entrambi. Dovrebbe essere il momento più emozionante e coinvolgente, ma in verità è scialbo e superficiale. Pieno di frasette sdolcinate da far venire il voltastomaco, ma anche confuso e turbolento. I due non smettono un attimo di litigare per futili motivi, ogni pretesto è buono per allontanarsi dall'altro per poi tornare di nuovo insieme, creando un infinito tira e molla che esaspera il lettore.
Le scene che ci scorrono davanti agli occhi sono viste e straviste; le uniche un po' differenti e interessanti sono i momenti in cui i due non sono appiccicati, e sono decisamente poche.
Per non parlare poi del "misterioso segreto" a cui si accenna nella trama, riguardante il passato di Abby. Viene appena accennato e descritto in modo indiretto, attraverso alcuni aneddoti raccontati in modo frettoloso in una conversazione.
Il tutto termina con un finale stile Walt Disney al culmine della scontatezza.
Forse, il romanzo più banale che io abbia mai letto. 


VOTO: 4

domenica 7 aprile 2013

Vortice di passioni - Anna Grieco

Vortice di passioni - Anna Grieco
Pagine: 298
Edizione: La mela avvelenata


TRAMA
Sono cresciuti insieme come fratello e sorella, ma adesso le cose sono cambiate. L'onore e il buon senso urlano a Jamie di stare lontano da Samantha, ma come può obbedire alla ragione, se ciò significa strapparsi il cuore del petto?
L'unica alternativa è la fuga, ma il fato ci mette lo zampino. Una notte, complice la gelosia, accade l'irreparabile. Da quel momento ogni cosa non sarà più la stessa. 
Tra equivoci, gelosie e brucianti passioni, assisteremo a una storia d'amore travolgente, che troverà il suo epilogo solo nelle pagine finali.


RECENSIONE
Non sapevo assolutamente cosa aspettarmi da questo nuovo romanzo di Anna Grieco, poichè di solito non leggo il genere romance.
Dalla trama la storia sembrava abbastanza comune, ma l'autrice riesce a renderla particolare con un intreccio fitto di personaggi, ben fatto nonostante la brevità del romanzo.
Al centro vi è la numerosissima famiglia O'Connor, accompagnata dai Lawson a cui sono molto legati. 
Degli O'Connor mi ha colpito molto la protagonista, Samantha. E' una ragazza decisa, sicura di sè ed orgogliosa, ma anche fedele ed intestardita dal suo amore. Mi ha ricordato un po' Johanna, un personaggio di un altro romanzo della stessa autrice, che mi era piaciuto tantissimo (clicca qui per leggerne la recensione).
Inoltre, in entrambe le famiglie, mi hanno impressionato le figure dei genitori: danno ai figli tutta la comprensione che serve ed hanno con loro un rapporto di amicizia, prima che di dovere e responsabilità.  Nella realtà questo comportamento è molto molto raro, ma all'interno della storia intenerisce e fa nascere il desiderio di avere a tua volta una famiglia così comprensiva.
Il racconto fila "liscio come l'olio" e quasi non ci si accorge di andare avanti, tanto si è presi dal tornado che travolge i protagonisti.
Inoltre, l'autrice ha grande destrezza nel raccontare scene di passione in modo che possano essere apprezzate anche da un pubblico giovane, e soprattutto senza utilizzare le solite frasi sdolcinate che ci si aspetta di trovare in un libro di questo genere. Infatti il linguaggio utilizzato è molto reale, schietto e diretto.
Come scritto nella trama, il vero finale si realizza proprio nelle ultimissime righe ed il lettore resta con il fiato sospeso e con l'angoscia addosso fino a quel momento.
Un vero intreccio di amori, una commedia romantica, leggera e scorrevole che mi ha ricordato il classico "libro da spiaggia": perfetto se avete bisogno di staccare un po' tra le letture pesanti o se volete semplicemente rilassare la mente.


VOTO: 7

giovedì 4 aprile 2013

La società degli animali estinti - Jeffrey Moore

La società degli animali estinti - Jeffrey Moore
Pagine: 489
Edizione: ISBN
Titolo originale: The extinction club


TRAMA
Una notte, un uomo trova una ragazzina chiusa in un sacco, nella neve. E' squarciata dalle coltellate, ma respira ancora. L'uomo si chiama Nile Nightingale e sta scappando, anche se non sa bene da cosa. Forse dalla serie di fallimenti che ha costellato la sua vita, dalla dipendenza da droghe, alcol e antidepressivi. Rifugiarsi tra le montagne del Canada è il suo modo di sparire dal mondo.
La ragazzina è Celeste, una quattordicenne nerd che ha ingaggiato una solitaria lotta contro la caccia e il maltrattamento degli animali selvatici. 
Nile salva rocambolescamente Celeste, dando inizio a una strana amicizia e a un piano di vendetta contro i bracconieri che stanno distruggendo l'ambiente naturale del Quebec.


RECENSIONE
Tantissimi mesi fa avevo notato questo libro su una bancarella e l'avevo comprato, attirata dalla trama intrigante ma soprattutto dalla copertina e dal formato: è stretto e alto, come un mattoncino e si porta in giro facilmente, agevolando la lettura.
Inizialmente non mi ha entusiasmato molto, incespicavo in numerosi termini o intere frasi in francese, che mi lasciavano molto perplessa. 
Andando avanti, si alternano i punti di vista di Nile e di Celeste, che scrive tutti i suoi pensieri e le sue conoscenze su un quaderno, intitolato "non leggere finchè non sarò morta". 
Entrambi sono personaggi che restano nel cuore e sono molto simili tra loro: hanno un disperato bisogno di attenzioni, ma non lo danno a vedere; sono intelligentissimi, ma con una bassissima considerazione di sè. Tutti e due fuggono da un passato disastroso, sono strani e fuori dal comune. Ma soprattutto sono sarcastici, e io amo il sarcasmo. 
Le loro conversazioni sono piene di "frecciatine" e ironia, e possono sembrare quasi fuori luogo in un contesto così drammatico, mentre in realtà lo rendono solo più leggero e piacevole. Nonostante questo, nel libro si incontrano anche parti abbastanza pesanti di denuncia al maltrattamento degli animali in cui sembra di assistere ad un documentario, amalgamate con scene più avventurose con anche un pizzico di thriller. 
Un unione di molte cose, che però non risulta troppo difficile da seguire ed è scritta in modo minuzioso e ben curato, con tantissimi dettagli (anche se un po' troppi, a volte) ed è da leggere con pazienza, da gustare piano piano.
Per quanto riguarda la struttura, il libro è diviso in tre parti, in cui l'ultima è quella che più si differenzia dalle altre, più avventurosa e accompagnata da un finale perfetto, anche se in parte ingannevole: all'inizio sembra banale, proseguendo diventa quasi delirante, ed infine tutto viene chiarito da una pagina di diario di Celeste, in cui il lettore capisce cosa è realmente successo.
Sinceramente non me lo aspettavo, ma mi è piaciuto tantissimo. Mi ha insegnato cose che non conoscevo, come informazioni su specie estinte; i racconti sui maltrattamenti mi hanno lasciata allibita ed anche sdegnata; mi sono assolutamente innamorata dei personaggi, tanto che alla fine mi sono sentita quasi malinconica all'idea di doverli abbandonare, ed infine mi ha commossa ed emozionata. Un libro a cui ci si affeziona.


VOTO: 9