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giovedì 25 giugno 2015

Four - Veronica Roth

Four - Veronica Roth
Pagine: 284
Edizione: De Agostini
Titolo originale: Four - A Divergent collection


TRAMA                                                                                   
Quando per Tobias, il figlio sedicenne del leader degli Abneganti, arriva il giorno della scelta, il ragazzo non ha dubbi: vuole passare negli Intrepidi, perchè questa è la sua unica possibilità di allontanarsi dal padre violento. Quattro - questo è il nome che si è dato - può iniziare così la sua nuova vita, con l'obiettivo di sconfiggere tutte le sue paure...Il percorso da fare è ricco di soddisfazioni, ma anche pieno di ostacoli e solitario, almeno fino a quando non fa la sua comparsa una ragazza speciale. 


RECENSIONE                                                                           
Questo libro non poteva che chiamarsi Four: è composto da quattro short stories ed è il quarto libro della saga di Divergent, raccontato da Quattro. Inoltre, è il quarto libro che ho letto durante le mie due settimane al mare. 
The transfer, The initiate, The son, The Traitor. I primi tre racconti riguardano il passato di Quattro e direi che potrebbero essere letti indipendentemente dagli altri libri principali, anche se non conviene. E' necessaria, per apprezzarli veramente, almeno una conoscenza di base del personaggio, o la lettura sarebbe un po' senza scopo, perciò leggete prima almeno Divergent. Questo anche perchè l'ultima storia è proprio una parte del primo volume raccontata da un diverso punto di vista. 
Nonostante molti siano contrari al racconto di una saga da parte di un altro personaggio, io trovo il gioco dei punti di vista estremamente accattivante. La voce narrante è ciò che rende una storia ciò che è; è ciò tramite cui la storia viene impregnata dell'essenza di quel preciso personaggio, perchè inevitabilmente ogni bravo scrittore riesce ad influenzare la voce in base alle attitudini e all'umore di quest'ultimo. Un punto di vista differente crea una storia differente. 
Personalmente sono stata entusiasta quando ho scoperto che Four sarebbe uscito: Quattro è stato fin dal primo approccio il mio personaggio preferito e, soprattutto inizialmente, era una figura impenetrabile. Mi è piaciuto conoscere più a fondo il suo passato ed è stato veramente strano vederlo nei panni di un sedicenne indifeso ed impaurito, avendolo conosciuto sempre come l'istruttore Intrepido severo e all'apparenza sicuro di sè. E' stato emozionante anche seguire passo passo il suo percorso di Transfazione negli Intrepidi, di cui dagli altri libri non si sapeva nulla e mi ha sorpreso molto, nella terza storia, scoprire un elemento che dagli altri libri sembra essere del tutto differente (vorrei entrare più nel dettaglio, ma odio gli spoiler!).
Nonostante ciò, la storia che mi è piaciuta di più è stata l'ultima. A fine lettura appare in modo lampante che le prime tre risultano essere più insipide e abbastanza ripetitive per quanto riguarda i pensieri fissi di Tobias, mentre invece quando entra in scena Tris la storia si insaporisce. Pur non trattandosi di romanzi d'amore, infatti, non si può negare che le emozioni più forti e la maggior parte del coinvolgimento derivino dal legame tra Four e Tris e vedere lei dagli occhi di lui è stata una cosa tenera e rivelatrice. 
Tutti sappiamo che noi stessi siamo diversi se visti dall'esterno; la concezione che abbiamo di noi stessi non è mai uguale a quella che hanno gli altri: vedere la ragazza sotto questa luce è stato un po' come se dovessi incontrare me stessa per la strada, o come se riuscissi a entrare nel corpo della mia migliore amica per un giorno e vedermi dai suoi occhi. Tris, che si concepiva almeno inizialmente come fragile e debole tra il verace e crudele mondo degli Intrepidi, è questa volta forte e testarda e coraggiosa come noi la vedevamo, nonostante lei si descrivesse diversamente.
Inoltre, l'ultima storia è indubbiamente superiore alle altre perchè fa da riempimento. Tutte le volte
che Tris vedeva Quattro allontanarsi, o nelle ore notturne, o nei momenti in cui i due si trovavano in stanze separate, le appassionate non avranno potuto non chiedersi: dove sta andando Quattro, dov'è ora? Grazie a questo libro lo sappiamo, i vuoti sono riempiti. 
Purtroppo il racconto copre solo un breve periodo di tempo e non tutta la prima storia, perciò l'insieme resta parziale. Sarebbe stato bello avere una visione più completa, data la dote di scrittura di Veronica Roth, ma forse sarebbe stato troppo. E' giusto restare comunque fedeli all'origine e lasciare il timone in mano alla protagonista, non spingersi troppo oltre in questo gioco di sguardi all'interno o dall'esterno, nonostante sia estremamente divertente.
In generale è una lettura piacevole per i grandi appassionati della saga (e di Quattro) ed essendo particolarmente scorrevole e non molto lungo è anche una lettura tranquilla e piacevole.


VOTO: 8

2 commenti: