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lunedì 22 giugno 2015

Mare di libri 2015

Ciao a tutti! Dopo un periodo relativamente lungo di assenza, sono tornata. Ho passato due settimane al mare (meritato riposo) e per tre giorni mi sono recata al Festival dei ragazzi che leggono, Mare di libri. E' ormai il mio terzo anno di partecipazione e dopo aver intervistato Suzette Mayr e Stefano Benni, quest'anno ho avuto il piacere di fare una rilassata e divertente chiacchierata con Patrick Ness.
Non posso che dire che la qualità è sempre più alta, perciò ho pensato di condividere i contenuti degli eventi anche con voi.  
PER IL SITO: QUI


Evento n. 3 - PATRICK NESS
Patrick Ness si presenta in modo del tutto informale, con un paio di infradito ai piedi e numerose imprecazioni contro sedie che si disfano sotto di lui (e successivo lancio). L'intervista, svolta da me e altri tre ragazzi del gruppo di lettura di Mantova coordinati dalla grandissima Simonetta Bitasi, inizia con una domanda sulle storie.
"Le storie ci aiutano a dare un senso al mondo e contengono solo una parte di verità, che da sola non basta: dobbiamo essere noi a ricavarne altro. I libri mi hanno fatto cambiare la percezione del mondo ed è proprio per questo che noi leggiamo. Ogni libro è un mondo fatto di parole."
Si prosegue, poi, entrando nel dettaglio dei suoi due libri pubblicati in italia. Per primo, Sette minuti dopo la mezzanotte.
"Sette minuti dopo la mezzanotte era stato iniziato da un'altra scrittrice, Siobhan Dowd, morta di tumore al seno. Nel libro, ho scelto la figura del tasso perchè sono alberi straordinari, hanno proprietà curative; l'autrice aveva una terapia estratta proprio dai tassi. Inoltre, una leggenda inglese rappresenta la natura in modo antropomorfo, attraverso il Green Man."
Oltre all'indiretta spinta d'avvio di Siobhan, nel libro ha collaborato anche Jim Kay per le illustrazioni. Un'info esclusiva dataci da Patrick è che Kay è diventato l'illustratore ufficiale delle nuove edizioni di Harry Potter. 
Di Sette minuti dopo la mezzanotte (in inglese A monster calls) hanno appena finito di girare il film in Spagna ed uscirà nei cinema nel 2016.
Si passa al secondo libro, Chaos.
"Mi ero stufato di leggere libri con ragazzi coraggiosi ma stupidi e ragazze intelligenti, che insieme salvavano il mondo. Volevo rappresentare adolescenti come quelli che conosco, che si salvano a vicenda, che fanno entrambi errori e che, come Todd e Viola, non pensano neanche a baciarsi, sono troppo impegnati a combattere una guerra."
Alla mia domanda sul femminismo che si trova nel libro, risponde dicendo: "E' molto raro che una ragazza arrivi ad essere vera nei libri. La mia cerca di essere autonoma, è tridimensionale e realistica e per questo il libro sembra femminista, ma penso che la cosa non dovrebbe suscitare tanto stupore. E' semplicemente capace di fare ciò che fanno le donne che io conosco."
La successiva domanda è sui mass media, se il suo Rumore era una metafora dei nostri social network. A questo punto, l'autore coinvolge il pubblico.
"Alzi la mano chi ha un telefono? Chi un indirizzo mail? Facebook? Instagram? Non si può più andare da nessuna parte senza sentire gli altri. Non puoi fare errori o metterti in imbarazzo senza rischiare di essere messi su youtube. Abbiamo meno privacy di tutti quelli che sono venuti prima di noi."


                                                                                                        Evento n. 4 - BJORN LARSSON
L'evento con Bjorn Larsson, autore de La vera storia del pirata Long John Silver, si basa sul tema del viaggio e dell'amore per i libri. Stimabile anche solo per il fatto che si mette in gioco parlando in italiano per tutto il tempo, inizia raccontandoci che, già da adolescente, ogni volta che scopriva qualcosa di nuovo e interessante, che fossero un certo tipo di sassi o barche a vela, andava in libreria ad immergersi in saggi di geologia e navigazione.
Molto modestamente afferma di non pensare di aver scritto grandi cose e che scrivere è taaaanto lavoro, smetterebbe subito se qualcuno gli dicesse che ha già scritto il libro migliore che possa scrivere, ma questo non è possibile saperlo.
Il suo paese preferito è la Scozia per via del paesaggio, ma per essere perfetta gli scozzesi dovrebbero parlare in francese e produrre cibo italiano. 


                            Evento n.8 - Marina Massironi legge L'evoluzione di Calpurnia

Evento n. 14 - PAOLO BARBIERI
Paolo Barbieri, l'illustratore mantovano dei libri di George R.R. Martin, Cornelia Funke e Licia Troisi, ci racconta che il suo primo step sono stati i biglietti per i matrimoni con sposini e colombine; che disegna sempre con la musica, ma non con la radio, perchè le voci lo disturbano, Ascolta spesso colonne sonore legate a ciò che deve rappresentare, per esempio quando doveva disegnare dei soldati dell'Antica Roma ascoltò per ore la soundtrack del Gladiatore.
E' palese la sua fisse per Jurassic Park, che nomina circa cinque volte durante l'intervista: "...amerei vedere un dinosauro dal vivo, con le dovute cautele ovviamente. Mi piacerebbe anche visitare il bosco di Hansel e Gretel; in realtà, vorrei vedere dal vivo tutto ciò che ho rappresentato, magari senza vivere le conseguenze dell'Apocalisse o dell'Inferno, che ho illustrato perchè il Purgatorio e il Paradiso sono pallosi, come dicono a scuola."
Ci rivela che gli avevano proposto di illustrare i Promessi Sposi e aveva pensato a un Renzo-angelo che brilla al sole come il vampiro di Twilight.


Evento n.16 - FRANCESCO CAROFIGLIO
Carofiglio siede nella Cineteca Comunale in mezzo ai ragazzi del gruppo di lettura di Asola coordinati da Simonetta Bitasi.
"Ho scritto dieci romanzi e non ho mai pianificato le scritture. Partono da viaggi, da idee, fotografie. Per esempio, Wok nasce da un sogno ricorrente di un viaggio in auto su un lunghissimo rettilineo. Mi piace che le storie nascano in modo accidentale. With or without you, il mio primo romanzo, inizia con una frase sul bello del piede cavo. Questo perchè dopo aver rotto con una donna, gli dissi che poteva portare via quello che voleva, ma mi prese troppo alla lettera e mi svuotò la casa. Quella sera dovetti dormire in una stanza vuota su un materasso senza lenzuola e mi ritrovai a scaldare i piedi l'uno contro l'altro in un modo fantastico."
Consiglia al pubblico tre letture: Altre voci altre stanze di Truman Capote, Padre Sergij di Tolstoj e Chiedi alla polvere di John Fante. 
A una domanda del pubblico "Quando capisci che hai finito? Come si fa a mettere un punto?", risponde: "Bisogna fare una lavoro su sè stessi, rinunciare a qualche cosa che nell'equilibrio generale non funziona. Aggiungere qualcosa è una tentazione costante, ma bisogna esercitarsi sulla sottrazione."


Evento n. 19 - MEG ROSOFF
Questa donna dall'aria severa si rivela in realtà molto divertente. E' nata in America, ma a 19 anni si è trasferita in Gran Bretagna, innamorandosi dell'Inghilterra e di un inglese. "Essere a Londra negli anni '70 è stata libertà pura e grazie a questi due luoghi della mia vita svolgo un continuo viaggio interiore." 
Ci dice che ha due cani che, quando scrive, stanno sotto la scrivania e la fissano. Ha l'impressione che si infilino nei suoi libri quando è distratta. Pensa, inoltre, che alcune persone abbiano una migliore connessione con gli animali e che essi riflettano il carattere delle persone che hanno attorno. 
Entrando poi più nello specifico del suo nuovo libro Fai finta che io non ci sia (in inglese, Picture me gone) ci racconta vari aneddoti simpatici. "Erano due anni che non scrivevo e la mia editor mi chiamava continuamente chiedendo del libro, dentro di me cercavo un modo di farla stare zitta. Così sul mio blog ho scritto che avevo un personaggio di nome Mila, molto interessante. In realtà, non c'era nessun libro e nessuna Mila. I mesi passarono e un giorno, portando i cani un parco, mi venne incontro un altro cagnolino: il nome sulla targhetta era Mila. Io non credo in un Dio degli scrittori che mi manda messaggi attraverso le targhette dei cani, ma sono arrivata a casa e ho scritto la prima riga."


Evento n. 21 - KEVIN BROOKS
Il suo libro L'estate del coniglio nero è stato premiato da Mare di Libri, ma in questo evento si parla di Bunker Diary. In questo libro, Kevin Brooks fa di noi che leggiamo un personaggio della storia. "I libri migliori sono quelli che legano lettore e scrittore, in questo caso ho solamente reso il tutto più reale."
Nei suoi libri l'idea è sempre quella di seguire il corso della vita: nascere, vivere, morire. Le cose belle sono ciò che sta in mezzo e anche nelle sue storie c'è della positività, non li definirebbe senza speranza, come molti li definiscono. "Io non cerco di guidare i ragazzi, di porgli un messaggi. Presento elementi della vita così come sono e il compito del lettore è vedere oltre. I miei protagonisti hanno molti difetti, se li vedete come eroi o come modelli non sono stato io consapevolmente a creare questo effetto."
I suoi libri lasciano sempre delle questioni in sospeso, e noi ci chiediamo perchè. Come scrittore ci sono delle parti senza risposta. Ovviamente mi assicuro che non ce l'abbiano, altrimenti mi sembrerebbe di mentire. Se avessi spiegato tutto, sarebbe uscito un libro che io non ero interessato a scrivere. Io penso che abbiamo sempre bisogno di sapere qual è la causa di ogni cosa, ma in realtà ciò non è fondamentale. E' giusto farsi domande, ma non ci sono sempre risposte e questo è perfettamente "okay".


                                                    Evento n. 39- Fabio de Luigi legge Beatles

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