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domenica 28 giugno 2015

L'evoluzione di Calpurnia - Jacqueline Kelly

L'evoluzione di Calpurnia - Jacqueline Kelly
Pagine: 285 
Edizione: Salani Editore
Titolo originale: The evolution of Calpurnia Tate


TRAMA                                                                                        
Nei prati riarsi della calda stagione texana, Calpurnia non può fare a meno di notare che le cavallette gialle sono molto, molto più grandi delle cavallette verdi. Perchè? Sono di due specie diverse? Calpurnia ha sentito parlare del libro di un certo Darwin, in cui si spiega l'origine delle specie animali. Forse può trovare quel libro nella biblioteca pubblica? Sì, ma la bibliotecaria non glielo vuole mostrare. Poco male, quel libro si trova anche a casa sua: nello studio del nonno, il libero pensatore della famiglia. Accompagnata da lui e dal libro proibito, Calpurnia riuscirò a scoprire i segreti delle diverse specie di animali, dell'acqua e della terra. E scoprirà anche sè stessa.


RECENSIONE                                                                                                                     
I protagonisti di questa storia sono due rappresentanti di generazioni agli antipodi: un nonno e una bambina. 
Calpurnia è estremamente curiosa e intelligente, un piccolo prodigio per il mondo della scienza e della biologia. Esce di casa, nella calura del Texas, e invece di giocare con i suoi fratelli si allontana da tutti per osservare le specie di cavallette, il comportamento dei cani stanchi all'ombra, indaga e scava il mondo naturale e assolutamente gratuito che le si apre davanti agli occhi. E' una bestia rara in un libro per ragazzi, in cui di solito si esplora l'amore, l'adolescenza, i soliti perchè.  Il nonno è un misto fra quello di Heidi e un vecchio da film western, che beve whiskey e fuma sigari, con la lunga barba grigia e un'aria che suscita rispetto e anche un po' di timore tra i nipotini. Lei è una principiante, lui un veterano. Finchè non ho assistito all'evento serale di Mare di libri, una lettura ad alta voce del libro da parte di Marina Massironi, non mi sono resa conto di quanto fosse esilarante l'accoppiata, che crea quadretti molto comici formati da un miscuglio di innocente immaturità da una parte e paziente ironia dall'altra. Ma andando oltre il legame superficiale fondato sugli interessi comuni e lo studio scientifico, il romanzo analizza un tenero rapporto nonno-nipote, in cui i due partecipano ad uno scambio reciproco. Così come in natura il corpo più caldo cede calore a quello più freddo finchè non è raggiunto l'equilibrio, nel loro legame affettivo Calpurnia acquisisce una parte di esperienza, conoscenza e saggezza del nonno, ma a sua volta gli dona qualcosa. Gli dona un po' di vita in più, un pizzico di sale che smuove la sua quotidianità e, inconsapevolmente, la capacità di dimostrare affetto e di esternare i propri sentimenti, fino a quel momento mantenuti chiusi dentro la sua inespugnabile e massiccia figura. 
Oltre a questo primo tema già abbastanza consistente e delicato da sviluppare, il libro ne tratta altri due particolarmente piccanti. 
Ci troviamo nel Texas del 1899 ed è lampante il conflitto scienza-religione nella società. La scuola rifiuta l'uso dei microscopi, la bibliotecaria e la maestra sdegnano L'origine della specie di Darwin. Ciò è strettamente legato con la posizione della donna, che all'epoca era destinata a condurre una vita standardizzata, in cui quella cosa chiamata vivere che sta tra il nascere e il morire consisteva in: emergere in società, sposarsi, fare figli e gestire la casa fino alla fine dei giorni. Non c'era spazio per passare le giornate sui libri, o attaccata al microscopio, o sulla riva del fiume ad osservare le alghe e il conflitto è lampante e frustrante, impersonato dalla piccola Calpurnia che sogna di diventare una scienzata, ma è obbligata a ore e ore di torture chiamate "lavori domestici". Non ha tempo per il cucito, nè per la cucina e forse l'unica cosa che potrebbe attirarla è la singolare somiglianza di suono delle due parole.
E' un libro di passione, di affetto, di ostacoli; è un libro forse un po' lungo, che mette insieme veramente tante cose, illustra anche eventi secondari come a voler dipingere un perfetto quadro di vita familiare senza tralasciare nemmeno il più piccolo dettaglio. Fortunatamente il vasto insieme di elementi è gestito molto bene dalla scrittrice, nonostante questo sia il suo romanzo d'esordio, e non è un'indefinita accozzaglia. Sicuramente, anche se lo fosse, nessuno potrebbe riuscire a chiudere il libro senza sentire il desiderio di vedere Calpurnia crescere, di seguire uno sprazzo della sua vita da adolescente e poi da adulta. Forse, i sogni diventano davvero realtà, perchè esiste un seguito, Il mondo di Calpurnia, che dovrò sicuramente leggere.


VOTO: 8

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