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venerdì 14 giugno 2013

Miss Charity - Marie Aude Murail

Miss Charity - Marie Aude Murail
Pagine: 477
Edizione: Giunti
Titolo originale: Miss Charity


TRAMA
Charity è intelligente e curiosa, assetata di contatti umani, di parole, di scambi e vuole partecipare alla vita del mondo.
Purtroppo, però, una ragazzina della buona società inglese dell'800 deve tacere, non mostrarsi troppo, salvo che in chiesa.
Charity, allora, si rifugia al terzo piano del suo palazzo borghese, in compagnia della servitù.
Per non morire di noia, alleva dei topini nella nursery, veste un coniglietto, studia dei funghi al microscopio, impara Shakespeare e disegna incessantemente dei corvi, con la speranza che un giorno succeda qualcosa...
Così comincia la vita di Charity Tiddler, ragazzina prima e donna poi, che farà della libertà un principio di vita.


RECENSIONE
Già dalle prime pagine ho capito che questo libro sarebbe stato un po' particolare.
La trama richiama molto la vita di Beatrix Potter: una bambina che si estrania dal mondo per vivere con gli animali e che mantiene questa condizione anche da donna trasformando la sua passione in un lavoro.
In certi momenti mi sono immedesimata molto in lei: è una ragazza sola e, per questo, ha una scarsissima autostima di sé stessa e delle sue capacità.
Vive in un panorama ottocentesco che è definito molto bene per quanto riguarda i rapporti umani ed in cui si sente spaesata, dove l'unica cosa che conta sembra essere il matrimonio e la ricchezza.
A parte ciò che riguarda la vita di Charity, l'autrice ha aggiunto alcuni particolari, tra cui quello più interessante è la storia  impregnata di mistero della governante Tabitha che, come in altri libri della Murail, è rappresentata molto bene in quanto a introspezione psicologica.
E' una ragazza folle che arricchisce la storia raccontando le leggende di Killiecrankie, il suo paese d'origine.
Un altro personaggio molto particolare è Kenneth Ashley. Ha una mente stravagante e strana, e fa l'attore in una compagnia teatrale.
L'autrice utilizza questo pretesto per raccontare stralci di spettacoli, anche di autori molto conosciuti come Wilde.
Tutto il libro in realtà ci fa pensare di essere nella platea di un teatro, perché i dialoghi sono impostati come un copione su modello dei libri di Shakespeare, che la protagonista studia.
La scrittura è semplice e scorrevole, l'inizio è scoppiettante e la fine anche, ma verso metà libro vi è una parte (anche un po' lunga) veramente statica e monotona in cui proseguivo a fatica; inoltre ci sono poche descrizioni dell'ambiente, perciò è un po' complicato immaginarsi le scene e i movimenti della storia.
Nonostante questo è, nel complesso, gradevole da leggere.
Se l'avessi visto sullo scaffale di una libreria probabilmente non lo avrei scelto, perché non è pienamente il mio genere, ma in realtà mi è abbastanza piaciuto.
Sembra una fiaba, anche se, in mezzo alla leggerezza si nascondono significati più profondi: per esempio, Charity osservando la vita degli animali trae considerazioni su quella di noi uomini, diventando più saggia di chi la circonda.
Un libro piacevole per tutti, per estraniarsi un po' dal mondo e viaggiare con la mente.


VOTO: 7


3 commenti:

  1. Mi attira moltissimo..grazie per la recensione:)

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  2. Ho avuto occasione di leggerlo e manca davvero la descrizione confortante degli ambienti ed è narrato malissimo. Orrendo. Sconsigliato.

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  3. Sono una grande ammiratrice ed amante di Shakespeare e citare un grande come lui in un libro così pessimo mi ha davvero sconcertata.

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