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domenica 30 giugno 2013

Il giovane Holden - J.D. Salinger

Il giovane Holden - J.D. Salinger
Pagine: 248
Edizione: Einaudi
Titolo originale: The catcher in the rye


TRAMA
Sono passati cinquant'anni da quando è stato scritto, ma tutti continuano a vederlo, Holden Caufield, con quell'aria scocciata, insofferente alle ipocrisie e al conformismo, lui e la sua "infanzia schifa"e "le cose da matti che gli sono capitate sotto Natale", dal giorno in cui lasciò l'Istituto Pencey con una bocciatura in tasca e nessuna voglia di farlo sapere ai suoi. La trama è tutta qui, narrata da quella voce spiccia e senza fronzoli. Ma sono i suoi pensieri, il suo umore rabbioso, ad andare in scena. Perchè è arrabbiato Holden? Non lo si sa con precisione, quindi ognuno ha potuto leggervi la propria rabbia e assumere il protagonista a "exemplum vitae".


RECENSIONE
Il giovane Holden è considerato da molti un classico moderno e un "must read".
Così, affascinata dal fatto che il titolo originale risultasse pressoché intraducibile, ed essendo stato consigliato tra le letture estive per la scuola, ho deciso finalmente di tirarlo fuori dallo scaffale e iniziarlo.
La prima cosa che mi ha colpito è stata la scrittura: molto naturale, quasi parlata. 
E' piena di espressioni come "o che so io" o "vattelappesca", frasi dialettali (che penso perdano molto con la traduzione). All'inizio risultava decisamente irritante, sembrava scritto un po' alla buona; ma dopo un po' è diventato qualcosa di abituale e addirittura contagioso.
Anche le parolacce, che non sempre sono apprezzabili in un libro, qui contribuiscono a rendere tutto vero e spontaneo.
Sembra proprio di aver davanti Holden che ci parla della sua personalità, ma soprattutto dei suoi difetti. Questo mi ha colpito molto: ho trovato che parlasse di sè come se stesse parlando di qualcun altro, con una naturalezza smisurata, e ogni volta portava ad esempio un'esperienza con cui ci dimostrava che tutto ciò che stava dicendo era assolutamente vero.
E' un personaggio stravagante, ambiguo e mi è stato simpatico da subito.
E' un po' burbero e si irrita con poco, sembra che non vada d'accordo con l'umanità in generale e nemmeno con sé stesso, ma risulta comunque sarcastico e divertente. 
In poche parole, rappresenta in sé il periodo dell'adolescenza che prima o poi tutti passano, e ciò aiuta moltissimo ad immedesimarsi e rivedersi in lui.
Io, personalmente, avevo quasi voglia di incontrarlo per un drink durante le sue camminate notturne, o di fare un giro di notte su un taxi, di parlargli e di cercare di capire tutti i suoi ragionamenti strani. Dovrebbe essere un'ottima persona con cui far conversazione, infatti il libro è principalmente composta da dialoghi e non ci si annoia mai.
A parte questo però, non c'è molto altro da dire. Non è niente di così nuovo ed è anche povero di trama, non avrebbe niente di emozionante o suggestivo se a parlarci non fosse Holden con la sua ironia, e questo a mio parere lo sminuisce notevolemente.
Quando lo si legge, quindi, si capisce di avere davanti agli occhi un racconto importante, perchè Holden ci regala le sue confessioni, ma non ha, a mio parere, una storia o un contesto indimenticabile che ti possa restare per sempre nel cuore. Ricorderò il personaggio, ma non ciò che ha fatto nel libro e questo, non so perchè, mi lascia un po' l'amaro in bocca.


VOTO: 7,5

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