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domenica 2 giugno 2013

Alta fedeltà - Nick Hornby

Alta fedeltà - Nick Hornby
Pagine: 253
Edizione: Guanda
Titolo originale: High Fidelity


TRAMA
In una Londra irrequieta e vibrante, le avventure, gli amori, la passione per la musica, i sogni e le disillusioni di una generazione di trentenni ancora piena di voglia di vivere.


RECENSIONE
Vorrei cominciare dicendo da subito che parlare di questo libro non è per nulla facile, perchè sostanzialmente non parla di niente.
Solo delle riflessioni di un trentenne che pensa troppo, continuamente, in qualsiasi momento della giornata. E' veramente uno strano personaggio, che fa ragionamenti ambigui, ma molto interessanti, in cui mi sono anche rivista un paio di volte.
Tutto è incentrato sulla sua separazione dalla ragazza, Laura, di cui noi inizialmente non conosciamo nemmeno il motivo.
Scrive direttamente a lei, e divide la storia in due parti: "una volta..." e "adesso...".
Sono frequenti i riferimenti a classifiche, ed è proprio con un palio a 5 posti che si apre il libro: "le cinque più memorabili fregature di tutti i tempi, in ordine cronologico". E' un elenco di nomi di ragazze, le sue vecchie delusioni amorose, e dedica ad ognuna di loro un capitolo. 
Il fatto che parli accuratamente del suo passato mi ha incuriosito e l'ho anche trovato molto utile, perchè aiuta a comprendere meglio le sue scelte nel presente.
La parte migliore è quella in cui parla di Charlie Nicholson, perchè proprio qui cominciano le sue riflessioni strane e veniamo a conoscenza anche del motivo che l'ha portato ad un'attaccamento così morboso alla musica, che spiega con una frase bellissima. 

"Ascoltavo la musica perchè soffrivo? O soffrivo perchè ascoltavo la musica? Sono tutti quei dischi che ci fanno diventare malinconici? (...) Nessuno si preoccupa dei ragazzini che ascoltano migliaia di canzoni che parlano di cuori spezzati e abbandoni e dolore e sofferenza e perdita. (...) So per certo che saranno persone che hanno ascoltato canzoni tristi più a lungo di quanto non siano durate le loro tristi storie.

 A proposito di frasi memorabili, il libro ne è pieno: sul mio quadernino ne avrò segnate almeno cinque, sono quelle citazioni che ti colpiscono e ti fanno venir voglia di poterle ricordare per sempre.
Inoltre, la musica è ovunque, sembra seguirci mentre leggiamo, come se avessimo delle colonne sonore in testa. E parla dei grandi classici della storia del rock, del country, del pop o del soul; di serate al pub a guardare gruppi esibirsi; del negozio di dischi di Rob, ma soprattutto delle cassette. Le cassette, in questo romanzo, non sono mezzi per riprodurre la musica, ma per parlare di sè e rivelarsi. Rob, il protagonista, le usa per dichiarare il suo amore ad una ragazza ed ogni volta che ne conosce una che lo colpisce, passa la notte a incidere melodie su melodie, che parlino al posto suo.
Per l'ennesima volta, quindi, sono contraria ai giudizi che avevo letto su questo libro: dicevano fosse noioso, insensato, che il protagonista fosse "uno sfigato proprietario di un negozio di dischi"; ma io, di questo non ho visto nulla. Non è noioso, perchè ho sempre amato conoscere nel profondo la mente di ogni personaggio; non è insensato; e il protagonista mi ha attirato veramente tanto fin dal primo momento, e non so cosa darei per incontrarlo al pub, qualche sera.
E' un libro strano, sì, ma a me le cose strane sono sempre piaciute.


VOTO: 8/9

1 commento:

  1. Ho sempre voluto leggere qualcosa di Hornby :) Di "Alta fedeltà" ho visto il film con John Cusack. Molto particolare, e con una grandiosa colonna sonora.

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