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venerdì 14 giugno 2013

Ogni giorno - David Levithan

Ogni giorno - David Levithan
Pagine: 370
Edizione: Rizzoli
Titolo originale: Every Day



TRAMA
Da quando è nato, A si sveglia ogni giorno in un corpo diverso. Per ventiquattr'ore abita il corpo di un suo coetaneo, che poi è costretto ad abbandonare quando il giorno finisce.
Affezionarsi alle esistenze che sfiora è un lusso che non può permettersi, influenzarle un peccato di cui non vuole macchiarsi.
Quando però conosce Rhiannon, chiudere gli occhi e riprendere il cammino da nomade è impossibile. Per la prima volta si innamora e cerca di stabilire un contatto, di spiegare la sua maledizione. E Rhiannon si innamora a sua volta dell'anima di A.
Ma dimenticare il suo involucro, ogni giorno diverso, è difficile, e pian piano la loro relazione si fa più delicata di un vetro fragile.
Nel disperato tentativo di non perderla, A tradisce le sue regole, prende a lasciare nelle esistenze quotidiane strascichi del suo passaggio, e qualcuno se ne accorge...
 
 
RECENSIONE
Il protagonista e voce narrante di questo romanzo è A; un nome che non dice niente, insignificante e neutro, proprio come lui deve essere. Conosce la sua identità, ma più che una persona è un'anima vagante: non ha un corpo, quindi ogni giorno abita quello di un suo coetaneo, percependone solo i fatti e non le emozioni. Questo crea qualche complicazione perché, mantenendo la sua mente e le sue idee, si fa sempre più difficile non intervenire nelle vite degli altri.
E' un'idea molto interessante e creativa, anche vicina a noi perché, come scritto in copertina, chi non ha mai sognato di essere qualcun altro per un giorno?
Ma nonostante l'originalità, non viene approfondita molto, cosa che andrebbe fatta per rendere la situazione più chiara.
Anche se il passaggio da un corpo all'altro è descritto efficacemente, mancano tutte le risposte ai "perché".
Perché A è destinato a questa vita?
Perché non ha mai cercato concretamente una via d'uscita?
Ma soprattutto alla fine, quando sembra di poter scoprire qualcosa, il buio ripiomba su tutto.
Chi, o cosa, è veramente A?
Non lo sappiamo.
Questi quesiti irrisolti, però, si riscattano con una buona narrazione.
Anche se a parlarci è uno solo, assume più aspetti e cambia stili di vita, perciò è come se fosse un romanzo polifonico.
Gli aspetti più nascosti, ma anche più veri, della vita di un drogato o di un'autolesionista, sembrano palpabili e comprensibili e sono ben descritti.
Inoltre ci sono alcune frasi e scene abbastanza pittoresche, pur mantenendo un lessico semplice e scorrevole; i personaggi sono raccontati attraverso le loro azioni e piccoli dettagli che di solito vengono trascurati, ma che sono più utili di altri.
L'unica cosa che, a mio parere, non è stata affrontata nel modo giusto è l'amore di A.
Innanzitutto nasce di colpo e troppo in fretta; poi viene definito come "unico e vero" anche se è unilaterale, perché non sembra essere realmente ricambiato, anche se l'autore ce lo fa credere.
Il finale, invece, mi è piaciuto molto perché non è ciò che mi aspettavo e nemmeno il classico finale sviolinato.
Insomma, nonostante i difetti, è una lettura leggera e apprezzabile soprattutto quando, come me, si è in spiaggia e si ha solo voglia di volare via da tutto e godersi un altro mondo per un'ora.
 
 
VOTO: 7-


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