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lunedì 17 novembre 2014

Space runners - Daniele Federico

Space runners - Daniele Federico
Pagine: 94
Formato: Kindle


TRAMA                        
9 Giugno 2234. La nave di ricognizione Mercury ritrova presso la galassia di Larterus una navetta monoposto di origine terrestre; al suo interno un essere umano criogenizzato.
In un mondo in cui i sentimenti sono oramai dimenticati, il comandante Haven si trova faccia a faccia con Daniel, un ragazzo privo della sua memoria e proveniente da un'altra epoca.
Le seguenti indagini svelano gli avvenimenti e lo scopo della missione "Space runners" a cui Daniel aveva preso parte. Una missione che interessa al comandante più di quanto egli creda...


RECENSIONE                    
Mi si è presentata l'occasione di leggere Space runners mentre ho in corso un'altra lettura, quella di Le Cinque Stirpi, un'interessante mattone appartenente al genere fantasy. Ho deciso, quindi, di spostarmi per un po' sulla fantascienza grazie a questa short story che non ruba più di un'ora. 
Da un racconto breve ci si aspetterebbe una trama scarna di eventi e dettagli, ma questo mi ha stupito.
Il brevissimo romanzo dell'autore emergente Daniele Federico avrebbe tutti i presupposti per diventare un bellissimo libro, o un emozionante film, a partire dall'ambientazione.
La storia si svolge in un futuro molto lontano e quasi distopico, il 2234, anno in cui gli uomini, come il comandante Haven, non hanno nè padre nè madre e sono creati in laboratorio. Il loro destino di piloti aerospaziali è già scritto e non hanno la possibilità, nè la volontà di cambiarlo, perchè non hanno la capacità di provare emozioni. Non hanno mai visto lacrime, tanto da chiamarle "secrezioni oculari" e da restarne totalmente scioccati alla sola vista, come avviene in una scena particolarmente sconvolgente e anche abbastanza inquietante.
I personaggi sono tutti promettenti: seppur vengano descritti brevemente, lasciano intravedere una caratterizzazione ben pensata e complessa. 
La totale assenza di sentimento ed emotività del comandante Haven, per esempio, ha uno spiraglio di luce nel momento in cui entra in contatto con Daniel, il protagonista. 
I due sono vicini fisicamente, ma estremamente distanti temporalmente, poichè Daniel proviene dal passato, un passato in cui esistevano ancora gli esseri umani come noi li conosciamo, ed è ancora in vita solo grazie alla criogenizzazione. Nonostante ciò, tra i due si crea un legame particolare, che si sviluppa colloquio dopo colloquio, in cui l'uno impara sempre qualcosa dall'altro; la sensibilità del paziente sembra trasmettersi al comandante, dissolvendo sempre di più la sua aria inquisitoria e abbassandone le difese, fino a portarlo a confidarsi e ad avere comportamenti quasi umani.
Un punto in più è acquisito anche grazie alla narrazione che, pur utilizzando un registro basico e semplice, non è per niente scontata, bensì originale e soprattutto varia. 
I capitoli sono costruiti sotto forma di trattati dei vari astronauti coinvolti nella scoperta, che si dedicano allo studio della navicella e alla ricostruzione degli avvenimenti. Oltre a descrizioni e stestura di relazioni, sono anche riportate le conversazioni che Daniel e Claire hanno avuto durante la spedizione e che sono state rinvenute nell'hard disk della capsula spaziale.
Sono dialoghi brevi e coincisi, ma pieni di sentimento. Trattano delle emozioni riguardo agli avvenimenti che stanno attraversando e che avvengono sotto i loro occhi, di ciò che provano l'uno per
l'altro, dei loro timori, rimpianti e del loro passato. Si dicono tutto ciò che, normalmente, non avrebbero mai avuto il coraggio di dirsi, arrivando a toccare temi abbastanza importanti, che si riflettono in tutti noi. Uno di questi è quello dell'aspirazione, del sogno nel cassetto di Daniel: superare il limite, varcare i confini dell'universo, fare qualcosa di unico che lo renderà importante e indimenticabile. Una sfida lanciata all'oblio, la paura di essere dimenticato e la tenace voglia di far sì che ciò non accada, ma soprattutto la consapevolezza di sè che acquisisce solo quando è troppo tardi.
Tutto questo è concentrato in poche pagine. Un piccolo libricino in cui, oltre al viaggio nello spazio, è compiuto un viaggio nel profondo della mente umana che meriterebbe di essere approfondito in molte più pagine.
Breve, ma intenso e scorrevole, ottimo per staccare la spina tra una lettura e l'altra.


VOTO: 8

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