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domenica 2 novembre 2014

The spectacular now - Tim Tharp

The spectacular now - Tim Tharp 
Pagine: 304
Edizione: Knopf Doubleday
Titolo originale: The spectacular now


TRAMA                    
Sutter Keely. E' il ragazzo che vuoi alla tua festa. Sarà quello che farà ballare tutti e poi li farà finire nella piscina dei tuoi genitori. Okay, non è esattamente una brillante star accademica. Non ha progetti per il college e, probabilmente, finirà in un negozio a piegare magliette da uomo per guadagnarsi da vivere. Ma in città c'è pieno di ragazze e con l'aiuto di Dean Martin e Seagram's V.O., la vita è abbastanza favolosa.
Fino al mattino in cui si sveglia nel cortile di un'abitazione e conosce Aimee. 
Aimee è un disastro sociale. Aimee ha bisogno d'aiuto e sarà Sutterman a mostrarle la via, per poi lasciarla andare a prosperare. Ma Aimee non è come le altre e dopo non molto tempo, la situazione sfugge dal controllo di Sutterman. Per la prima volta nella sua vita, ha il potere di fare la differenza nella vita di qualcuno...o di rovinarla per sempre.


RECENSIONE                    
The spectacular now: un titolo premonitore che preannuncia un libro "spectacular"? Questa domanda è ciò che mi ha spinto ad iniziarlo. Un titolo dalla così forte risonanza non poteva che attrarmi. 
Devo dire che non sono pentita di averlo letto, ma non sono nemmeno del tutto soddisfatta.
Cominciando dal principio, la trama, l'ambientazione nella high school e i personaggi adolescenti e particolari mi facevano pensare ad un libro sulle orme di John Green e in parte lo è veramente, soprattutto per il protagonista, Sutter.
E' uno dei classici personaggi strani, che restano stampati nella memoria del lettore per un lungo tempo. Il suo comportamento è completamente incomprensibile e, allo stesso tempo, ammaliante.
E' molto ben caratterizzato e complicato psicologicamente. 
Intraprende una celata autodistruzione, a causa dell'odio che prova per sè stesso, il non sentirsi mai abbastanza, di cui sembra essere inconsapevole. Esternamente, infatti, compensa la cosa con un egocentrismo sfrenato che si impossessa di lui soprattutto alle feste, rendendolo l'anima del gruppo.
Sembra agire senza realmente riflettere sulle conseguenze delle sue azioni, ma semplicemente per esaudire un desiderio personale.
Si presenta a noi con un'immagine veramente simbolica: con una bottiglia in mano. L'alcol svolge un
ruolo molto importante: è il mezzo di distruzione di Sutter che, ancora una volta, sembra essere incosciente della cosa. Non lo rappresenta come un oggetto di svago nei weekend, nè come una fuga dalla quotidianità, bensì come lo strumento che gli permette di colorare il mondo che lo circonda, di renderlo più vivo e più palpabile.
Questo è solo un esempio delle molte teorie del ragazzo, veramente strampalate ed interessanti e che tendono a mutare nel momento in cui conosce Aimee. 
La ragazza è esattamente l'opposto: invisibile, sottomessa, piatta. Potrebbe risultare quasi antipatica a causa di questo suo carattere, ma da subito si capisce che anche lei cela dietrò di sè un mondo tutto suo. Il muro dietro cui si presenta è dovuto al suo passato, al suo essere abituata a sottostare agli altri e alla sua poca esperienza nelle relazioni. Ai nostri occhi e a quelli di Sutter appare come un cucciolo da salvare e crescere. Nasce, quindi, una storia d'amore, che d'amore non si può nemmeno definire, perchè parte da principi quasi subdoli: è un'iniziazione, un'introduzione al mondo. Nel corso della storia subirà qualche evoluzione e anche il debole personaggio di Aimee contribuirà a sorprenderci in maniera inaspettata, anche creando un po' di caos nelle idee del lettore.
Man mano che si prosegue nella lettura, infatti, la mente di questi due personaggi diventa sempre più contorta e indistricabile, cosa che porta a una leggere perdita di entusiasmo.
Anche la narrazione ne risente: è come se, di colpo, subisse un rallentamento a causa del quale tutti i personaggi sembrano muoversi con cautela e apprensione in una bolla di sapone sul punto di esplodere. Tutto ciò che inizialmente era accattivante, diventa un po' monotono e banale, compresa la relazione della coppia. Forse illusa di una storia alla John Green, essa è apparsa ai miei occhi troppo realistica, troppo normale. In certi casi, ciò può essere positivo perchè permette al lettore una migliore immedesimazione, ma in questo contesto e con dei personaggi simili, credo che il tutto avrebbe potuto prendere pieghe più audaci e avventurose, invece di limitarsi all'omologazione.
Verso la fine si riscatta, perchè l'atmosfera si fa a tratti tenera e commovente, poi distrutta da un realismo quasi spietato. Un percorso sfaccettato come il resto del libro, che conduce a un finale ancor più indefinito. Mi sono immaginata la scena, sul grande schermo di un cinema, e c'è da dire che costituirebbe uno stupendo fermo immagine. 
E' un libro in parte geniale, in parte insoddisfacente, che inserisce personaggi sconvolgenti in una normalità che non gli appartiene e con cui fanno a pugni, in una trama che avrebbe potuto essere sviluppata un po' meglio per dare vita a un libro indimenticabile.


VOTO: 6

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