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giovedì 25 luglio 2013

Se fosse per sempre - Tara Hudson

Se fosse per sempre - Tara Hudson
Pagine: 360
Edizione: Nord
Titolo originale: Hereafter


TRAMA
Chissà da quanti anni Amelia si aggira sull'argine del fiume, invisibile al mondo e sospesa in un eterno presente. Quand'è morta - proprio in quel fiume - di anni ne aveva solo diciotto e, da allora, una specie di nebbia ha inghiottito ogni suo ricordo, dal volto della madre alle risate degli amici, dal profumo delle rose al sapore delle albicocche, condannandola a una cupa solitudine. Finchè un giorno, avviene una cosa incredibile: nelle stesse acque scure che hanno segnato il destino di Amelia, un ragazzo rischia di annegare. E lei riesce ad aiutarlo, a salvarlo, a farlo vivere. Perchè quel ragazzo - unico al mondo? - può vedere Amelia, può sentire la sua voce, può accarezzare il suo viso. In quell'istante, lei capisce di non essere più sola, di aver trovato qualcuno pronto ad affrontare qualsiasi sfida, per lei. Ma, soprattutto di aver trovato qualcuno in grado di far palpitare il suo cuore, quel cuore che ormai aveva cessato di battere. 


RECENSIONE
Navigando su alcuni blog, mi ritrovavo quasi sempre a leggere recensioni positive su questo libro e così, siccome sembrava abbastanza apprezzato e famoso tra i ragazzi, l'ho inserito in wishlist e mi sono convinta a provare.
L'inizio è abbastanza stimolante: Amelia è morta e non ricorda nulla della sua vita, fatta eccezione del nome, l'età e il fatto di essere caduta da un ponte. Molto spesso, cade in uno stato di incoscienza in cui si ritrova ad annegare di nuovo nelle acqua agitate, senza però rivivere il momento della caduta. Come è successo? E' da scoprire.
Un giorno, durante uno di questi incubi, non è lei che sta per morire. E' un ragazzo, Joshua, che è ovviamente il più affascinante che lei abbia mai visto e l'unico a poterla toccare e vedere.
Questo avvenimento accade a poche pagine dall'inizio del libro e tutte le buone aspettative che esse mi avevano dato, in questo punto, si sono sgretolate. 
Un libro che avrebbe potuto essere un fantasy originale e avventuroso, cade nella sdolcinata commedia romantica.
Posso capire l'analogia della storia d'amore presente in quasi tutti i romanzi per adolescenti, ma stanno diventando tutte uguali. Peggio, gli autori aggiungono molta più dolcezza di quel poco necessario che basterebbe, come in una gara a chi crea la relazione più zuccherosa.
Nel nostro caso, oltre al fatto che Joshua sia l'unico a poter interagire con lei, tutto ciò che lo riguarda sembra un po' troppo costruito e innaturale: è troppo "perfetto" per essere umano. Sempre che così si possa definire, perchè a me non piacerebbe come persona. Troppo premuroso, troppo appiccicoso, troppo ottimista e anche troppo buono. Nessuno reagirebbe mai come reagisce lui alle rivelazioni di Amelia e chiunque fuggirebbe dalla situazione che vive.
A parte lui, tutti gli altri personaggi sono quasi anonimi. Non hanno particolarità che spiccano, comportamenti inusuali che colpiscono (anche se in negativo); sono quelli che dopo aver chiuso il libro hai già dimenticato, che non lasciano niente.
Quando poi entra in scena Eli, una specie di fantasma-demone, mi ero preparata all'inevitabile triangolo amoroso che, però, per fortuna non è particolarmente invadente.
La narrazione è molto ripetitiva, le situazioni sono sempre svolte allo stesso modo in ogni capitolo e descritte con le medesime parole di quelle precedenti, a causa della povertà di lessico. Eli che viene sempre definito con la sua fame di potere, e in nessun altro modo; Amelia ha sempre "lampi di memoria", ma soprattutto, quanto tocca Joshua sente "il fuoco, il pizzicore alle dita e il formicolio nel corpo". Ogni volta che lo sfiora viene ripetuta questa frase. Era come se l'autrice non sapesse più cosa dire, particolare sconveniente visto che il libro è anche abbastanza breve. Questa brevità, inoltre, tende a rendere tutto molto frettoloso e a tralasciare molti degli aspetti introdotti: l'aldilà spaventoso che attende Alice, i poteri sovrannaturali che ottiene dopo la morte e l'imminente scontro con i "capi" dell'oltretomba che ricordano spaventosamente i Volturi di Twilight.
Ma, soprattutto, vengono come parzialmente dimenticati gli aspetti che riguardano la sua vita precedente. Chi era lei? Com'era la sua quotidianità, il carattere? E la sua famiglia, straziata dalla morte di una figlia così giovane? Sono tutte cose che ad un lettore piace conoscere, per arricchire la storia di dettagli, farla sembrare più completa. 
Insomma, una storia che sembra solo abbozzata, sconclusionata, che non segue un filo logico preciso e che immette tanti argomenti interessanti per poi approfondire solo quelli più scontati.
Una lettura che non consiglio.


VOTO: 4

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