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mercoledì 11 settembre 2013

Oceano mare - Alessandro Baricco

Oceano mare - Alessandro Baricco
Pagine: 212
Edizione: Universale Economica Feltrinelli


TRAMA
Oceano mare racconta del naufragio di una fregata della marina francese, molto tempo fa, in un oceano. Gli uomini a bordo cercheranno di salvarsi su una zattera.
Sul mare si incontreranno le vicende di strani personaggi. Come il professor Bartleboom, che cerca di stabilire dove finisce il mare, o il pittore Plasson che dipinge solo con l'acqua marina, e tanti altri individui in cerca di sè, sospesi sul bordo dell'oceano, col destino segnato dal mare. E sul mare si affaccia anche la locanda Almayer, dove le tante storie confluiscono. 


RECENSIONE
Ho letto questo libro svariate volte. Ricordo, che la prima ne rimasi talmente affascinata da inserirlo nei miei preferiti. Ho deciso di rileggerlo, perchè mi ero in parte dimenticata la storia e avevo bisogno di "riconfermare", in qualche modo, il suo posto in classifica.
E la rilettura ha avuto un esito più che positivo. Forse perchè sono un po' più grande di quando lo avevo letto le prime volte, ma l'ho percepito molto di più. 
L'incanto, la magia, la purezza e allo stesso tempo la verità sulla natura umana che trasmette, mi hanno raggiunto in modo molto più profondo delle volte precedenti.
Il libro è diviso in tre parti: Locanda Almayer, Il ventre del mare e I canti del ritorno. Nella prima, facciamo la conoscenza dei personaggi.
Ognuno di loro, nessuno escluso, ha qualcosa che lo rende unico e diverso da quelli degli altri libri.
Uno di quelli che mi piace di più è Bartleboom, che scrive un'enciclopedia sui limiti della natura ed è alla locanda Almayer per stabilire dove finisce il mare. Aspetta la sua donna da tutta una vita e, pur non conoscendola, ogni giorno le scrive una lettera con l'obiettivo di consegnargliele tutte, un giorno, quando la incontrerà: le donerà i suoi giorni.
Un'altra che adoro è Ann Deverià, mandata dal marito alla locanda per "espiare i suoi peccati": è follemente innamorata del suo amante che non riesce a dimenticare e che aspetta.
Poi c'è Plasson, che dipinge solo quadri bianchi perchè non trova gli occhi del mare, e Elisewin.E' terribilmente sensibile e non riesce a vivere veramente, per paura delle emozioni troppo forti, così viene mandata al mare per curarsi.
Nella seconda parte viene approfondito il passato di uno dei personaggi, che viene introdotto solo nelle ultime pagine della prima parte e quindi non ci sembra importante, finchè non conosciamo la sua vera storia.
La terza e ultima sezione è a sua volta divisa in più parti, in cui si conclude il percorso di ognuno e anche quello della storia che fa da filo conduttore di tutto il libro.
Ciò che affascina, però, è la narrazione. Ciò che viene raccontato è indubbiamente molto suggestivo, ma la scrittura di Baricco mi è sempre sembrata di un livello particolarmente elevato e apprezzabile da chi ama le allusioni.
Parlando del mare parla dell'amore e parlando di un bambino parla di purezza e sogni.
"E com'è?...Il mare, com'è?"
Sorride, Elisewin.
"Bellissimo"
"E poi?"
Non smette di sorridere, Elisewin.
"A un certo punto, finisce."
Non c'è altro da dire. Penso che possa essere un libro un po' interpretabile, che può essere o amato o odiato. 
Io, mi unisco alla prima categoria.
Oceano mare è un libro che, sicuramente, consiglio a chiunque abbia voglia di trovare un po' di poesia leggendo la vita di altre persone.


VOTO: 10

2 commenti:

  1. concordo pienamente con la tua recensione!! è tra i miei preferiti ecredo che ci resterà per un bel pò di tempo :)
    anche io ho provato a recensirlo, ti lascio il link:
    http://battutoamacchinablog.blogspot.it/2013/03/oceano-mare-di-alessandro-baricco.html

    a presto :)

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