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sabato 2 maggio 2015

Smith e Wesson - Alessandro Baricco

Smith e Wesson - Alessandro Baricco
Pagine: 108
Edizione: Feltrinelli


TRAMA                                                                                
Tom Smith e Jerry Wesson si incontrano davanti alle cascate del Niagara nel 1902. Nei loro nomi e nei loro cognomi c'è il destino di un'impresa da vivere. E l'impresa arriva insieme a Rachel, una giovanissima giornalista che vuole una storia memorabile, e che, quella storia, sa di poterla scrivere. Ha bisogno di una prodezza da raccontare, e prima di raccontarla è pronta a viverla. Per questo ci vogliono Smith e Wesson, la coppia più sgangherata di truffatori; ci vuole anche una botta, una botte per la birra, in cui entrare e poi farsi trascinare dalla corrente. Nessuno lo ha mai fatto. Nessuno è sceso giù dalle cascate del Niagara dentro una botte di birra. E' il 21 giugno 1902. 


RECENSIONE                                                                                                   
"Smith: non le ho nemmeno ancora detto il mio nome. Smith.
 Wesson: Piacere, Wesson. [si stringono la mano]
 [lunga pausa]
 Smith: Una soluzione potrebbe essere quella di chiamarsi per nome.
 Wesson: Ottimo!
 Smith si avvicina di nuovo al letto e tende la mano verso Wesson.
 Smith: Tom. E' un piacere.
 Wesson: Jerry. Il piacere è mio."

Tom e Jerry, una cartone animato; Smith e Wesson, una marca di pistole. Nei nomi e cognomi dei due personaggi principali di questo breve e scorrevole libro ne è concentrata l'essenza: le scene, le battute esilaranti e la drammaticità di una vita impietosa, che non guarda in faccia nessuno. Sono due elementi che nei libri di Baricco quasi sempre ritroviamo, lui che con la sua scrittura riesce ad essere cinicamente ironico e triste, creando vite e storie perlopiù pessimistiche e melancoliche.
In questo libro di un centinaio di pagine che si legge in un battito di ciglia, ritroviamo l'atmosfera di Novecento e possiamo immaginare che il teatro sia lo stesso, che siano solo cambiati scenografia e personaggi, ma soprattutto il narratore, ignoto fino alle ultime pagine. In piedi, in mezzo al palco, crea un paesaggio che non è più quello di una barca nell'oceano, ma quello delle cascate del Niagara; uno spazio in cui si muovono, essenzialmente, solo tre protagonisti. Rachel, come una Elisewin ritornata in campo, si lascia alle spalle un passato spiacevole per tuffarsi a bomba nella vita, sprezzante del fatto che l'impatto con l'acqua potrebbe non essere indolore. Smith è un metereologo in fuga dallo stato per le sue truffe, un piccolo genio inventore che si dà alla statistica: immagina che un modo molto efficace per prevedere il tempo metereologico sia parlare con la gente e farle ricordare quel determinato giorno di quel determinato anno in cui hanno vissuto qualcosa di particolarmente importante, e in questa circostanza non potranno non rimembrare se c'era il sole o qualche nube sparsa. Wesson, infine, un uomo invisibile dietro l'imponente e soffocante ricordo lasciato dal padre, una leggenda delle cascate; Wesson che vuole riscattarsi e non essere più solo un'ombra, che conosce i fondali come le sue tasche o forse meglio, e che di lavoro recupera la gente morta dalle acque, gente che vi si è buttata per suicidarsi.
Baricco, come sempre, riesce a creare dei personaggi che si portano addosso storie incredibili, come abiti cuciti su misura e ricamati in modo spettacolare; ma questa volta, essendo il racconto decisamente breve, non arriva a scavare nei meandri delle menti e a caratterizzarli profondamente, lasciandoli come se fossero la loro storia e non sè stessi. 
Ho iniziato a leggerlo una sera da mia nonna e, mentre lei dormiva su un lato del letto, io sull'altro continuavo a leggere fino a notte fonda facendole schermo col mio corpo, perchè la luce della lampada sul comodino non la svegliasse. Ho trattenuto a stento le risate, mi sono immersa in tutt'altro
mondo e avrei finito di viverlo nel giro di un'ora se il sonno non avesse avuto il sopravvento. Questo per dimostrare, che nonostante la piccola pecca della caratterizzazione dei personaggi, è di una scorrevolezza assoluta e di un'atmosfera che cattura. Baricco non si smentisce.


VOTO: 8

1 commento:

  1. Complimenti per l'ottima recensione. Io amo Baricco e ho appena acquistato "La Sposa giovane", vedo che anche tu lo stai leggendo. E' una lettura piacevole e interessante? Un saluto :)

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