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venerdì 10 maggio 2013

Non lasciarmi - Kazuo Ishiguro

Non lasciarmi - Kazuo Ishiguro
Pagine: 291
Edizione: Einaudi
Titolo originale: Never let me go


TRAMA
Kathy, Tommy e Ruth vivono in un collegio, Hailsham, immerso nella campagna inglese. Non hanno genitori, ma non sono neppure orfani, e crescono insieme ai compagni, accuditi da un gruppo di tutori, che si occupano della loro educazione. Una delle responsabili del collegio, che i bambini chiamano semplicemente Madame, si comporta in modo strano con i piccoli. Anche gli altri tutori hanno talvolta reazioni eccessive quando i bambini pongono domande apparentemente semplici. Cosa ne sarà di loro in futuro? Che cosa significano le parole "donatore" e "assistente"? E perchè i loro disegni e le loro poesie, raccolti da Madame in un luogo misterioso, sono così importanti?


RECENSIONE
Da molto tempo ispiravo a leggere questo libro, ne ho sempre sentito parlare benissimo ed ero molto molto curiosa.
Purtroppo però, appena cominciata la storia, mi sono ritrovata molto scettica.
La voce narrante è quella di Kathy, una dei tre protagonisti insieme a Ruth e Tommy, che è "l'assistente" dei "donatori". E qui cominciano i problemi, perchè fin dalla prima pagina vengono usati questi termini, di cui però il lettore non sa nulla (e di cui, purtroppo, io non vi parlerò per evitare spoiler).
Nella prima parte del libro, che parla dell'infanzia e l'adolescenza dei ragazzi, non mi sono trovata per niente bene con la scrittura: confusionale e difficile da seguire; parte con un discorso per poi perdersi in un altro e in seguito tornare a quello precedente, come se proseguisse più per associazione di idee che secondo un criterio. 
Nella seconda parte vi è qualche episodio interessante, ma principalmente è come la prima: statica e monotona, anche ripetitiva talvolta; in cui essenzialmente non viene raccontato niente, se non il procedere piatto delle vite di questi ragazzi.
E voi direte, ma com'è possibile? E' un distopico!
Ed è proprio questo che mi ha lasciato l'amaro in bocca. I particolari più importanti, ovvero quelli che riguardano la loro vita e la loro drammatica condizione, vengono buttati in un dialogo o nel mezzo di una frase con leggerezza, come se fossero irrilevanti, mentre invece sono le fondamenta della storia. Con questi particolari che compaiono di tanto in tanto, il lettore può intuire ciò che Kathy sta realmente raccontando e inconsciamente comincia a costruire uno scenario. Questo può essere interpretato da un punto di vista positivo, ma io preferisco che in un distopico si parli chiaramente delle condizioni, che si capisca la proibizione o la drammaticità che caratterizza il tutto. In questo libro,  si ha la sensazione di capire le cose, ma non si è mai sicuri di intenderle nel verso giusto!
Nella terza e ultima parte, a poche pagine dalla fine, finalmente "si accende la luce" e le cose vengono messe in chiaro. La storia, a questo punto comincia a farsi interessante, perchè l'idea di base non è niente male, anzi! Mi è piaciuta molto, ma ho odiato il fatto che in circa 300 pagine non vi si accennasse quasi mai, ma si restasse sospesi in una specie di limbo, dove tutti i personaggi sembrano in stato di trance, a parte in casi eccezionali in cui letteralmente esplodono. Questo è un altro punto che non mi è piaciuto: i protagonisti sembrano assolutamente degli psicopatici. Tommy è un ragazzo calmo e sensibile, ma sciocco, e per questo motivo viene sottomesso ripetutamente a scherzi a seguito dei quali scatta come una molla mettendosi a urlare, inveire contro i compagni in modo furioso rovesciando tavoli e sedie; Kathy è la più diplomatica e pensatrice (infatti ci snerva con le sue teorie per tutto il libro), ma ogni tanto se ne esce con cattiverie nei confronti degli amici, che la fanno apparire un po' schizofrenica. Ruth, è l'unica dei tre che mi è piaciuta: è odiosa, lo ammetto, ma è quella più particolare caratterialmente. E' una doppiogiochista, calcolatrice e ha una doppia faccia notevole, perchè sa anche essere una leader carismatica e una buona ascoltatrice.
Sarebbe stato un buon libro ma, secondo i miei gusti, non è stato sviluppato in modo piacevole.


VOTO: 5

2 commenti:

  1. Bella recensione!Questo libro era in wishlist, ma non ne sono del tutto convinta!Penso che aspetterà ancora un bel pò!

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    1. ha un gran successo.. infatti avevo altissime aspettative.. ma lo lascerei aspettare se fossi in te! sono rimasta tanto delusa

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