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martedì 24 gennaio 2017

Le cronache degli Arcangeli - Alexis Ann Flower

Saluto il 2017 con quasi un mese di ritardo, a causa della sessione d'esame. Inauguro l'anno nuovo con la recensione di tre racconti delle scrittrici riunitesi sotto lo pseudonimo di Alexis Ann Flower, che formano parte delle Cronache degli Arcangeli e delle avventure della Cacciatrice Cassandra: Anche i demoni hanno un cuore, Azrael, Cuore di ghiaccio.




RECENSIONE                                                                
Questi tre brevi testi, di una decina di pagine l'uno, si concentrano su brevi sprazzi d'azione e ruotano attorno a uno o due personaggi, che i lettori dovrebbero più o meno già conoscere se hanno letto i romanzi precedenti della saga. Io li avevo lasciati da molto tempo, dopo aver preso una certa familiarità con il loro carattere e le loro avventure, eppure sono servite poche pagine per rinfrescarmi la memoria. Mi ero affezionata a loro, le trame coinvolgenti avevano sempre catturato la mia attenzione; i tipi umani, o per meglio dire angelici, mi avevano colpito per le loro forti passioni, i loro animi focosi ed impulsivi, quasi portati all'eccesso dalla loro esistenza extra-umana. Nonostante normalmente mi piaccia leggere romanzi più impegnati, classici o pesanti tomi, queste storie che si collocano nel genere fantasy-surreale-romance mi sono sempre sembrate piacevoli.
Il primo racconto, Anche i demoni hanno un cuore, mi ha come "solleticato": ha punzecchiato il mio desiderio di vedere oltre, che si è arrampicato dentro di me fino ad uscire allo scoperto. Mi sembrava di vederlo, personificato, davanti alla pagina, impegnato ad esprimere con il tono più perentorio possibile la pretesa di saperne di più su una storia d'amore ad uno stato in potenza, e non ancora in atto, tra la mutaforma Amael e l'arcangelo Uriel, che la lascia con la promessa che si sarebbero presto rivisti. 
Quello che mi è piaciuto di più è stato però l'ultimo, Cuore di ghiaccio. È, a mio parere, quello meglio strutturato e meno sbrigativo, nonostante debba concludersi in pochissime pagine come tutti gli altri. Si concentra su Samael, un arcangelo che ha rinnegato la sua natura per l'amore e, dopo averlo perso, si è recluso tra le alture del Wyoming per condurre una vita ascetica a contatto con la natura. Si presenta come un personaggio sicuro di sè, con una grande forza d'animo e fedeltà al ricordo della moglie scomparsa, a cui ha dato una sepoltura monumentale. Nel corso della narrazione, viene inserito anche un flashback che ci riporta ai tempi della nascita del loro amore e introdotta un'ambientazione che non avrei mai pensato potesse risultare consona in una serie di storie di genere fantastico: Samael, arcangelo della Giustizia, lavora in un'aula di tribunale ed interviene a decidere i destini anche nei casi più comuni. L'idea di introdurre un simile contesto mi è sembrata originale e diversa, e trovo che abbia arricchito il racconto con un elemento fuori dagli schemi.
Azrael è l'unico che ho trovato un po' troppo veloce nella narrazione: parla di una battaglia tra l'arcangelo Azrael e Belial, il braccio destro di Lucifero, che si conclude rapidamente, cosa che pare sminuire l'importanza dell'evento, che in realtà è determinante. 
Nel complesso, però, questi tre flash d'azione hanno contribuito a riaccendere in me la curiosità di leggere sviluppi ulteriori di questa saga, di scoprirne nuovi risvolti. Spero che un sequel possa presto permettermelo.


VOTO                                           

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